Bonucci ha lasciato il Milan, Caldara è approdato in rossonero, la pressione sarà altissima, le aspettative pure. Il ragazzo va tutelato
Bonucci lascia il Milan e nella stessa trattativa, Caldara approda in rossonero. L’affare promosso da tutti, non deve però offuscare la lucidità di giudizio. L’ormai ex-Milan è un giocatore con un bagaglio tecnico e d’esperienza di una certa levatura, il nuovo arrivato invece, un ragazzo che alla giusta età approda in un grande club. Forse con eccessive pressioni e aspettative. Il suo nome inserito nell’affare che ha riportano l’ex n.19 rossonero alla Juve, induce in errore. Il rischio forte è che qualcuno in maniera frettolosa veda, oggi, Caldara come erede di Bonucci. No, non può essere così perché i due giocatori sono diversi. Il neo-milanista deve poter apprendere, integrarsi e sbagliare. Allo staff tecnico spetta il compito primrio di farlo inserire gradualmente gestendolo anche dal punto di vista dell’esposizione mediatica.
PARAFULMINI GATTUSO I tifosi del Milan non hanno voluto nemmeno trovare il tempo per esprimersi su Bonucci, tanto soddisfatti dal doppio colpo firmato Leonardo. L’euforia non deve però esasperare il ruolo di chi arriva. Higuain è un “veterano” del calcio che conta, Caldara meno. La leadership con l’Atalanta, non può essere minimamente paragonata all’esposizione e alla pressione avvertite in un top-club. Il ragazzo deve crescere nella convinzione e nella forza mentale, chi lo giudica dovrà tener conto di tutto e non vedere in lui il sostituto di un titolare partito. La difesa del Milan cambia molto, il ruolo del centrale è portante per l’intero reparto. Il campionato opporrà il Diavolo a delle temebilissime avversarie, all’inizio è vietato commettere errori. Servirà tempo per settare a dovere ogni meccanismo, pazienti chi può, altrimenti, ci pensi Gattuso.