Il Milan ha visitato il memoriale della Shoah. Per il Giorno della Memoria, una rappresentanza di oltre 60 tesserate e tesserati del Settore Giovanile rossonero hanno visitato il luogo simbolo della deportazione degli ebrei milanesi.
In quanto istituzione sociale, AC Milan è consapevole del ruolo di responsabilità che ricopre verso il proprio territorio e le proprie comunità di riferimento, come anche della funzione educativa che svolge nei confronti dell’ampio bacino d’utenza che compone il suo Settore Giovanile.
In occasione del Giorno della Memoria, oltre 60 rappresentanti del Club rossonero – tra giovani calciatori, calciatrici e membri degli staff – hanno visitato il Memoriale della Shoah, luogo di commemorazione, simbolo della deportazione degli ebrei e degli altri perseguitati verso i campi di concentramento, ma anche di conoscenza, ricerca e confronto fra culture.
Un’occasione per arricchire il percorso educativo offerto da AC Milan ai propri giovani tesserati non solo in ambito sportivo, ma anche e soprattutto personale e umano, con l’obiettivo di contribuire alla formazione di cittadini responsabili e consapevoli.
Il Milan visita il memoriale della Shoah, le parole di Carbone
Angelo Carbone, Responsabile del Settore Giovanile di AC Milan, ha dichiarato: «Siamo felici di poter proporre ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze momenti di formazione come questo, che sono fondamentali per la loro crescita da un punto di vista culturale e anche sociale. Come Club e come adulti, sentiamo il dovere di accompagnarli in esperienze simili per permetter loro di acquisire una piena coscienza di quanto accaduto nella storia del nostro Paese».

Roberto Jarach, Presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano ONLUS, ha aggiunto: «Il Memoriale è un luogo di sensazioni e di percezioni, che deve far comprendere quanto accaduto nella storia e ricordare come l’indifferenza possa essere persino peggiore della violenza. Credo che il mondo del calcio abbia bisogno di questa formazione e ringraziamo AC Milan per aver voluto questa visita per i suoi ragazzi e le sue ragazze più giovani, che diventeranno gli uomini e le donne del domani e potranno trasmettere a loro volta i giusti valori alle successive generazioni».
La visita si inserisce all’interno delle attività promosse in armonia con il Manifesto RespAct per equità sociale, uguaglianza e inclusività che concretizza la visione a lungo termine del Club nella condivisione di valori positivi dello sport e della lotta a ogni forma di pregiudizio e discriminazione.
LEGGI ANCHE Milan, “Tutti i colori dello sport”: al via la nuova stagione di incontri con gli studenti




