A guidare il Milan da capitano nella prossima stagione sarà Davide Calabria. Raggiungerà questo traguardo dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili del Milan.
L’addio, molto probabile, di Alessio Romagnoli, capitano per quattro stagioni di fila, oltre a lasciare un vuoto nella difesa rossonera lascerà in eredità la fascia al terzino classe ’96. Calabria nel corso della stagione passata ha già ricoperto il ruolo, ma tra qualche mese sarà lui il nuovo custode e il suo vice sarà Theo Hernández.
Chi è Davide Calabria?
Tra i simboli della rinascita rossonera un nome che spicca più di altri è sicuramente il suo, terzino classe 1996 nato a Brescia. La sua storia comincia nei campi della Virtus Andrese, squadra del suo quartiere, e prosegue nelle giovanili del Milan per poi giungere dopo varie selezioni in Prima Squadra.
Esordisce in Serie A il 30 maggio 2015 all’età di diciotto anni, quando Filippo Inzaghi lo fa entrare in campo nella partita contro l’Atalanta. Nella stagione 2015/’16 è stato inserito nella rosa della Prima Squadra a disposizione di Sinisa Mihajlovic, nuovo tecnico rossonero. Nella stagione 2017/’18 è stato impiegato con continuità anche dall’allenatore Gennaro Gattuso. Inizialmente le sue prestazioni però non hanno entusiasmato e spesso è stato definito inadeguato.
Con l’arrivo del tecnico Stefano Pioli il numero 2 rossonero è cresciuto tanto nelle ultime due stagioni diventando un titolare inamovibile. Inizia ad acquisire maggiore sicurezza tecnica, crossa meglio, sbaglia poco ed è per questo che Pioli lo utilizza non solo terzino, ma anche invasore e in situazioni di emergenza mediano. Ha chiuso la stagione 2021/’22 con 33 partite giocate, 2 reti e 3 assist e inizierà la nuova stagione con la fascia da capitano, un sogno che si realizza.
Calabria mantiene la tradizione
Davide, con le sue 184 presenze nel Milan, più di chiunque altro sarà il nuovo capitano rossonero. È milanista, è cresciuto nel Settore Giovanile del Milan e come tale non può che rinnovare la tradizione dei capitani rossoneri come Paolo Maldini, Franco Baresi, Fulvio Collovati, Aldo Maldera, Francesco Zagatti e Omero Tognon.
In un’epoca dove il calcio romantico sembra quasi essere scomparso, giovani come Davide possono essere un esempio per le generazioni future. Il terzino rossonero in un’intervista ha affermato: «Spero di essere d’ispirazione per i ragazzi che ci stanno guardando da casa. Io negli anni ho visto vincere tanto, oggi vincendo io spero di essere di ispirazione per gli altri».