Milan battuto e derubato allo Stadium, ma ormai non fa più notizia.
Non fa nemmeno più notizia, la solita vecchia storia: il Milan esce battuto dallo Juventus Stadium, a causa di un inesistente rigore fischiato ben oltre il recupero. Gioia e giubilo a Torino: finalmente è lavata l’onta dell’ignobile sconfitta di Doha, con Dybala che scarta il regalo del signor Massa e si vendica di Donnarumma, che gli parò il rigore decisivo nella finale di Supercoppa Italiana. Lo stesso Donnarumma che, somma disperazione di Raiola e Marotta, bacia lo stemma del Milan sotto la curva dei tifosi, apostrofandoli in maniera non troppo elegante. Chi glielo dice a Gigio che dovrà andare a sostituire Buffon alla Juve? Così, a occhio, non la prenderà troppo bene.
Al fischio finale, giustamente, succede di tutto. Poco male che Vincenzo Montella faccia il signore nel post partita, forse al solo fine di tenere aperta una porta in cui, oggi come oggi, crede solo lui. Si sono visti i risultati, a furia di stare zitti. Anche perchè, a sentir dall’altra parte, non se ne esce più: il gol di Bacca in fuorigioco, c’era un rigore su Dybala nel primo tempo, il Milan doveva finire in nove. C’è la realtà, quella condivisa dal mondo intero, poi c’è la loro realtà. Ormai, non stupisce più nulla.
Abbiamo subito il pareggio nel derby all’ultimo secondo, e abbiamo parlato di pallone. Abbiamo perso contro la Roma e ancor più nettamente contro il Napoli, e abbiamo parlato di pallone. Usciamo battuti dallo Stadium di Torino e, anche dalla parte sbagliata, si parla di arbitri. Forse, questa volta, ha ragione Enrico Varriale della RAI, che twitta: “In un mese escono sconfitti e infuriati dallo Stadium Inter, Napoli e Milan. O sono tutti matti o il nostro calcio ha un grosso problema”. E sappiamo tutti qual è.