Stadio proprio, fatturati e bilancio ok, autonomia, progettualità a tempo indeterminato, appeal mediatico e con C. Ronaldo, consacrazione massima nel merchandising. Il Milan osserva, la Juve di oggi appare inarrivabile
Sarà il giorno 7/7/2018 o forse no, la data nella quale la Juve affonderà il colpo letale per le avversarie italiane? L’operazione di “distruzione di massa” già iniziata anni fa, si potrebbe inasprire ulteriormente. La rivoluzione iniziata post-calciopoli è stato il primo atto, lo stadio di proprietà ha segnato il passo, mentre il colpo CR7 potrebbe aprire un mondo. Nel 2006, mentre le altre si leccavano le lievi ferite o si cullavano su allori pronti a sfiorire, la Juve ha impresso la data zero sul proprio calendario. Oggi, si trova ad amministrare un vantaggio che né Ancelotti, né altri potranno ribaltare in maniera tanto agevole. Non si parla solo di aspetto tecnico, l’eventuale approdo di Cristiano Ronaldo in bianconero significa molto di più. Tra le big quale sarebbe la prima ad essere colpita? Il Milan. I rossoneri già indietro rispetto alle rivali, rischiano di vedere la società torinese proiettata in un’altra dimensione. Stadio proprio, fatturati e bilancio ok, autonomia, progettualità a tempo indeterminato, appeal mediatico e con C. Ronaldo, consacrazione massima nel merchandising. Questi sono i punti di forza di un club che – antipatie a parte – ricorda per determinazione societaria, il miglior Milan di Berlusconi. Un decennio avanti a tutte – in Italia – la Juve di oggi appare inarrivabile.
UN COLPO LETALE Non si sa nulla di più rispetto a quanto già trapelato in queste ore, CR7 non può essere considerato un giocatore della Juve, ma va inserito nell’ottica. Il solo fatto che i bianconeri siano partiti per trattare in maniera serrata con il Real Madrid, lascia intendere l’ambizione dei vertici torinesi. Si parla di un fuoriclasse unico, probabilmente il migliore dell’ultimo decennio e lo ha messo nel mirino la Juventus. Questo prova quanto le cose in quel di Vinovo siano chiare e proiettate in avanti. Se una società che si priva di Buffon, annovera una difesa titolare “datata” e, un centrocampo – pecca della scorsa stagione – da definire, si fionda su un fenomeno di tale levatura e portata, ciò significa che ogni altra situazione è sotto controllo. Il Milan è la prima big a pagare la solidità juventina. Il progetto rossonero è “fermo” ai buoni propositi messi nero su bianco dopo l’acquisizione del club da parte di Yonghong Li. Ci sono stati tanti miglioramenti da allora, ma la svolta che sembrava dovesse essere repentina ha sortito invece un’evoluzione molto più tiepida. Questo è uno degli aspetti evidenziati anche dall’UEFA, allo staff dirigenziale milanista. Gli ultimi sviluppi in corso non agevolano la rinascita del Diavolo. Mercato fermo, rischio esclusione dalle coppe quanto mai vivo e, progetto destinato ad una brusca frenata. Mentre la Juve vola sulle ali dell’entusiasmo, il Milan arranca alla ricerca di se stesso.