Come scritto in mattinata, la posizione della Juventus potrebbe aggravarsi in considerazione delle intercettazioni emerse negli ultimi giorni: analizziamo dunque quali sanzioni rischia di subire il club bianconero, al centro dell’inchiesta Prisma.
Il sistema plusvalenze ed i club “amici”
Le intercettazioni sinora trascritte nelle carte dell’inchiesta Prisma hanno convinto gli inquirenti dell’esistenza di un sistema, in casa Juve, volto a far quadrare i conti con l’ausilio di plusvalenze; plusvalenze realizzate anche grazie ad altri club considerati vicini alla società bianconera, come il Sassuolo, di cui si è già scritto in giornata (vedasi affare Locatelli). Nei documenti, oltre al Sassuolo, sono citate Sampdoria, Atalanta, Empoli ed Udinese, oltre a squadre di serie inferiori o straniere.
Da queste intercettazioni – scrivono i pm – emerge inoltre una «contabilità in nero della Juventus» che avrebbe generato anche un debito di 8 milioni di euro nei confronti di alcuni procuratori.
I possibili scenari
La situazione in casa Juve inizia dunque a farsi sempre più pesante. Dopo le improvvise dimissioni di tutto il CDA bianconero dello scorso 28 novembre, era del resto abbastanza prevedibile. In attesa di ulteriori elementi che potrebbero emergere nell’ambito dell’inchiesta, gli scenari che riguarderebbero la società torinese sono diversi.
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Il rischio più concreto per il club dell’ormai ex presidente Andrea Agnelli è quello di un’ammenda con diffida, unita molto probabilmente a dei punti di penalizzazione da scontare nell’attuale campionato di Serie A. Più remoto invece lo scenario di una retrocessione o di un’esclusione dalla competizione; si profilerebbe un rischio simile solamente nel caso in cui si dimostrasse che la falsificazione dei documenti contabili sia stata propedeutica all’iscrizione al campionato. In definitiva, bisognerà attendere che ulteriori elementi chiave vengano rilevati: decisive saranno, in tal senso, le prossime settimane.
