Un inizio discreto per metà, Leonardo responsabilizza Gattuso, la rosa consegnatagli vanta tante soluzioni e pochi alibi in futuro
L’esordio in campionato del Milan e di Gattuso poteva essere migliore visto il risultato, doveva obbligatoriamente essere migliore, viste le premesse maturate. Due gol di vantaggio a Napoli, un “solo” tempo da giocare e, i partenopei costretti a forzare offrendo quindi il fianco ad eventuali ripartenze. I rossoneri hanno mandato tutto al macero nel giro di pochi minuti. Sbagliato l’approccio mentale e forse, anche quello fisico, la squadra è entrata molle, preda degli avversari e di se stessa. Come al solito, le responsabilità vanno ripartire tra le varie componenti. La preparazione estiva ovviamente non può aver consegnato giocatori al top della brillantezza, i nuovi subentrati, non sono parsi calati perfettamente nella parte, meglio Laxalt che Bakayoko, ma poca cosa. Non si può ne deve addurre alcuna colpa all’amalgama del gruppo, l’undici schierato da Gattuso era per dieci effettivi, quello della scorsa stagione con l’aggiunta di un fenomeno: Higuain. Gattuso ha fatto mea culpa, ma ai piani alti c’è chi in qualche modo ha rincarato la dose.
APPROCCIO NO, MERCATO SI «La squadra ha giocato cinquanta minuti buoni, tenendo bene il Napoli, siamo arrivati sullo 0-2 un risultato che meritavamo. Dopo il 2-1 è cambiata la partita, anche psicologicamente e abbiamo concesso altri due giochi. È una sconfitta amara». Le parole di Leonardo indirizzano il ragionamento nell’ottica della crescita. Ciò che è stato sbagliato ieri, rientra nel programma di sviluppo psico-fisico della squadra. Come logico fosse, nessuna strigliata al gruppo, il pronti-via al San Paolo in linea di massima, non ha aiutato. Un passaggio importante però lo si è letto tra le righe. Le parole del Direttore Tecnico del Milan rivolte al mercato, pongono l’accento sulle aspettative rivolte al lavoro di Gattuso. «Penso che il mister sia soddisfatto dal mercato, anche se è stato velocizzato, abbiamo una rosa che dà tante opzioni». Alla prima di campionato era lecito aspettarsi di più, soprattutto perché il risultato obbligava in tal senso. Non è andata così. Quello che Leonardo ha voluto sottolineare è che ieri è stata la prima, ma in futuro, quando la squadra si troverà in difficoltà, Gattuso dovrà obbligatoriamente avere la lucidità per cambiare le cose in corsa. Tattica, modulo e uomini, Leo fa notare che l’allenatore non deve solo limitarsi allo sprono, ma ha giocatori in grado di cambiare faccia all’incontro e perché no, inerzia al match.