La ludopatia fa riferimento alla condizione di dipendenza da gioco d’azzardo; quel termine è incominciato a circolare nelle nostre menti dopo che Sandro Tonali ci è finito dentro, dal collo fino ai piedi. Ieri hanno chiesto a Stefano Pioli in conferenza stampa se lui ne fosse a conoscenza, se cioè il centrocampista passato in estate in Premier League avesse mostrato qualche segnale durante le stagioni vissute insieme al tecnico a Milanello. «Mister, era al corrente della situazione di questa ludopatia con Sandro quando lavorava con lui?» gli ha domandato un cronista del Newcastle durante l’incontro in sala stampa al St. James’ Park.
Pioli non ha nemmeno finito di ascoltare la traduzione in cuffia, ha posato l’auricolare sul tavolo della conferenza e con fare deciso ha chiarito: «No assolutamente no, assolutamente no. Anche perché Sandro è sempre stato un ragazzo gentile, educato, rispettoso, professionista… Poi per quanto riguarda la vita privata dei giocatori diventa difficile per un allenatore scoprire tutto…anche se io credo di avere un rapporto abbastanza aperto con i miei giocatori: non parlo con loro solamente di calcio, cerco di parlare con loro di tante cose. Tutto quello che fanno, però, non lo sappiamo fino in fondo».
Ludopatia Tonali, Pioli: «Rapporto aperto con i giocatori, però…»
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Come era prevedibile, il “tema Tonali”, dallo scorso 27 ottobre squalificato per dieci mesi a seguito dell’accusa di scommesse illegali, ieri sera nella pancia del St. James’ Park ha quasi monopolizzato la conferenza stampa della vigilia. Questa sera c’è Newcastle-Milan.