Nella lunga intervista rilasciata questa mattina sulle pagine del quotidiano La Repubblica, Paolo Maldini commenta anche la decisione della nuova proprietà del Milan di far partire in estate Sandro Tonali, direzione Inghilterra, Premier League, Newcastle. Sull’argomento, a precisa domanda «lei e Massara avreste ceduto Tonali?», l’ex direttore tecnico ha così risposto: «Avremmo fatto il possibile per non lasciarlo andare».
Milan, Maldini shock: «Tonali? La Proprietà non lo voleva, avrei fatto di tutto per tenerlo»
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Maldini ha spiegato che lui e Ricky Massara non sono «mai stati totalmente contrari a una cessione importante, ma – ha aggiunto – non c’era necessità». Poi ha rivelato un aneddoto legato all’arrivo del centrocampista di Lodi, ex Brescia, sulla coda dell’estate 2020: «Per Sandro spendemmo un quinto del valore di dominio pubblico (prestito oneroso per 10 milioni di euro, con diritto di riscatto fissato a 15 milioni di euro e 10 milioni di bonus le cifre in nostro possesso, ndr) e dovemmo discutere animatamente con Ceo e proprietà: non lo voleva neppure l’area scouting».
Il riferimento di Paolo Maldini ha tre indirizzi: l’ex Capitano parla indirettamente del fondo Elliott, tre anni fa, quando il Milan firmò Sandro Tonali, in plancia di comando al quarto piano di Casa Milan; Ivan Gazidis, ex amministratore delegato e predecessore di Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada, responsabile dal 2018 dei talent scout rossoneri.