Tra Botman e Bremer sbuca un nome nuovo per la difesa del Milan: Pablo Marì. Lo stallo nella trattativa per il centrale difensivo del Lille, su cui è forte il pressing del Newcastle, e il possibile scatenarsi di aste che farebbero lievitare il prezzo del difensore granata, portano il Milan a valutare piste alternative per rimpolpare il reparto difensivo.
In questo scenario il difensore spagnolo classe ’93, reduce da un’ottima seconda parte di stagione con la maglia dell’Udinese, è un’ipotesi concreta. Il giocatore è di ritorno all’Arsenal, dopo la fine del prestito in Friuli, ma vuole restare in Serie A; i Gunners non gli garantirebbero spazio sufficiente e, proprio per questo motivo, valuterebbero anche un ulteriore prestito con diritto di riscatto a una cifra abbordabilissima che permetterebbe al Milan di aver a disposizione un budget più cospicuo per rinforzare la trequarti.
Su di lui è da registrare anche l’interesse della Lazio che, in caso di partenza di Acerbi, lo rimpiazzerebbe con l’ex Udinese.
La conferma in maglia friulana
Arrivato in prestito dall’Arsenal nella precedente sessione invernale di calciomercato, lo spagnolo ha collezionato 15 presenze da titolare condite da 2 gol, inserendosi da subito nel 3-5-2 della squadra di Gotti e diventandone un punto fermo. Di piede mancino, Pablo Marì è molto abile nella fase di impostazione a cui abbina una discreta qualità; la sua forza fisica e l’abilità nel gioco aereo (è alto 193 cm), rafforzerebbe il pacchetto di centrali difensivi rossonero in termini di fisicità e centimetri, nelle situazioni da palle inattive a sfavore e non, dove il Milan ha spesso sofferto durante la scorsa stagione ed è stato poco incisivo.