Negli scorsi giorni è stato raggiunta l’intesa tra Milan e Crotone per il riscatto di Junior Messias a una cifra inferiore (così come successo per il riscatto di Florenzi), si parla di un’operazione da 4,5 milioni di euro, rispetto a quella precedentemente pattuita tra i due club la scorsa estate di 5,4 milioni.
Il 31enne brasiliano diventa a tutti gli effetti un giocatore rossonero ma, se per Florenzi c’è stata un’unanimità di consensi di approvazione da parte dei tifosi rossoneri, lo stesso non vale per il riscatto del brasiliano nativo di Ipatinga.
Già l’approdo del giocatore nell’estate scorsa, che arriva al Milan proprio l’ultimo giorno di mercato ingaggiato come trequartista, aveva destato uno scetticismo generale del popolo rossonero che, dopo l’addio di Calhanoglu, si aspettava un nome diverso, un giocatore affermato e di maggior spessore.
Una stagione tra luci e ombre
Andiamo a vedere un po’ di numeri della stagione appena conclusa.
Messias ha collezionato 32 presenze tra campionato, Champions League e Coppa Italia, mettendo a segno 6 reti complessive (o meglio 7, se contiamo la rete regolare contro lo Spezia che grida ancora vendetta) e 3 assist, partendo titolare 16 volte e conquistando la fiducia di mister Pioli.
Si può dire che la stagione di Junior sia stata opaca ma francamente non capiamo le critiche feroci rivolte al giocatore negli ultimi giorni. La storia, o meglio “la favola” del giocatore, è sotto gli occhi di tutti e parla di un giocatore arrivato con molto ritardo ad alti livelli, che fino a 3 anni fa giocava in Serie D ma che si è saputo in pochissimo tempo affermare in Serie B con la maglia del Crotone, trascinando dapprima il club pitagorico in Serie A e riuscendo a ripetersi nella stagione seguente nella massima serie, risultando il secondo miglior giocatore per dribbling riusciti, dietro solo all’ex Udinese Rodrigo De Paul.
Messias non è arrivato in Serie A per caso e noi abbiamo ancora ben impresso in mente il suo gol nell’unica vittoria del Milan in Champions League sul campo dell’Atletico Madrid così come non ci siam dimenticati dei due assist, forse passati sottotraccia, a sigillare una vittoria pesante sul campo del Verona e a sbloccare una partita complicatissima in casa contro l’Atalanta (sì, è proprio Messias che di prima intenzione manda in porta Leao per il gol del vantaggio rossonero contro i bergamaschi).
Certo, non sappiamo se il futuro del 31enne brasiliano sia ancora in maglia rossonera oppure possa essere prestato ad un’altra società (si parla del Monza dove ritroverebbe il suo ex allenatore Stroppa) ma è bene ricordare un aspetto fondamentale da non sottovalutare: Messias arriva al Milan con un importante ritardo di condizione a cui seguirà poco dopo un ulteriore infortunio che indubbiamente ha inciso nelle sue prestazioni, soprattutto in termini di brillantezza.
Perché non dare quindi una seconda possibilità a Junior, che quest’anno inizierà la preparazione fin da subito con la squadra dopo un anno complicato di rodaggio, sentendo ancor più “addosso” una maglia pesante come quella del Milan?