Ecco il ricordo della rimonta in Champions League nella stagione 2012-2013 del Milan, rossoneri ai gironi all’ultimo respiro…
Dopo la solita partenza da incubo, la squadra di Allegri svolta e viene trascinata da un super Stephan El Shaarawy. Con l’arrivo a gennaio di Mario Balotelli, poi, i rossoneri cambiano definitivamente passo e agguantano una clamorosa qualificazione ai preliminari di Champions League al termine di una sfida da batticuore a Siena.
La stagione 2012-2013 del Milan parte all’insegna delle grandi cessioni. Dopo l’addio di Gattuso, Zambrotta, Nesta, Inzaghi, Seedorf e Van Bommel, abbandonano la nave anche Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva.
I due fuoriclasse vengono ceduti al Paris Saint Germain per motivi di bilancio e con loro anche Antonio Cassano. Il talento barese, però, cambia semplicemente sponda del naviglio accasandosi per l’Inter di Andrea Stramaccioni.
La delusione dei tifosi rossoneri è tanta. L’organico Campione d’Italia a Roma e Supercampione d’Italia a Pechino, non esiste più. Galliani fa quel che può.
Durante la sessione di mercato estiva approdano a Milanello il portiere Gabriel, i difensori Acerbi e Zapata, i centrocampisti De Jong, Montolivo, Constant e Traorè e infine gli attaccanti Bojan, Niang e soprattutto Giampaolo Pazzini. Ma il vero protagonista di quest’inizio di stagione si rivelerà Stephan El Shaarawy. Andiamo con ordine.
L’avvio in campionato è un film già visto. I ragazzi di Allegri vengono sconfitti in casa contro la Sampdoria di Ciro Ferrara per 1-0, ma non è tutto. Dati i numerosi cambiamenti e le molteplici rivoluzioni, i rossoneri arrancano e perdono terreno. In Champions League è da incubo il pareggio a reti bianche contro l’Anderlecht, sempre fra le mura amiche di San Siro. Brutto è anche il derby d’andata nella San Siro rossonera. All’Inter basta e avanza un gol di testa di Walter Samuel, dopo appena 6 minuti di gioco, per superare e aggiudicarsi la stracittadina. La svolta, però, non tarda ad arrivare.
Senza particolari stravolgimenti tattici, la squadra di Allegri tira fuori il carattere e supera a San Siro la Juventus capolista grazie al rigore di Robinho e a una prestazione convincente sotto tutti i punti di vista.
Anche in Europa, il Milan recupera terreno e convinzione grazie alla quale ottiene poi la qualificazione alla fase a eliminazione diretta, alle spalle del Malaga capolista. Indimenticabile, per bellezza e importanza, il gol di Philippe Mexes nella sfida di ritorno, in Belgio, contro l’Anderlecht. La rovesciata del centrale francese ex Roma contribuisce al 3-1 finale a favore del diavolo. Ma il percorso continentale del Milan parla ancora spagnolo.
Le notti europee

Milan 2012-2013: la cresta del Faraone per una rimonta da Champions
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È il Barcellona di Tito Vilanova l’ostacolo da superare agli ottavi. Ancora una volta, sarà Milan-Barcellona.
La sessione di mercato invernale rafforza il reparto offensivo. Direttamente da Manchester, dopo le due stagioni e mezzo vissute in maglia City, giunge a Milano Mario Balotelli. Pato, quindi, saluta il Milan e i milanisti tornando in Brasile e Christian Zaccardo viene aggregato alla rosa a disposizione del tecnico toscano. Sarà un girone di ritorno emozionante e ricco di colpi di scena.
Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia sul campo della Juventus di Conte, continua la risalita in campionato del team di Allegri.
Fondamentale è l’apporto del nuovo centravanti in maglia 45 fin dal suo debutto in rossonero (in un Milan-Udinese terminato poi 2-1 con doppietta all’esordio dell’ex Inter e Manchester City). Impossibile non citare anche la splendida vittoria casalinga ai danni della Lazio grazie alla quale, per la prima volta in stagione, il Milan ottiene il terzo posto in classifica. Splendida la doppietta di Giampaolo Pazzini e il gol di Kevin-Prince Boateng che regalano i tre punti ai rossonero e abbattono il muro biancoceleste. Il derby di ritorno coi cugini nerazzurri, invece, sa di dolce e amaro. Il Milan va in vantaggio con El Shaarawy, è padrone del gioco ma nonostante una prestazione convincente viene raggiunto sul finale dal gol di Ezequiel Schelotto. Risultato complessivo 1-1.
Dopo il capolavoro della sfida d’andata dettata dalle reti di Boateng e Muntari, è da suicidio il 4-0 al Camp Nou con prestazione superlativa di Messi e dei marziani in maglia blaugrana. Rimpianto e delusione finale non bastano. Le speranze rossonere si abbattono sul palo centrato da Niang, a tu per tu con Valdes. Milan eliminato dalla Champions League. Bisogna tener presente che all’epoca chi aveva già disputato anche solo un match con un altro club, non poteva essere schierato in campo europeo con squadre diverse. Quindi Balotelli, data la sua partecipazione con i Citizens, non poté scendere in campo contro il Barcellona.
Il trio delle creste (composto da SuperMario, Niang ed El Shaarawy) e il Milan continuano comunque a macinare punti in campionato e a produrre grande calcio, arrivando a giocarsi fino in fondo un posto in Champions League assieme alla Fiorentina di Vincenzo Montella. Al Franchi di Firenze lo scontro diretto termina 2-2 con gol dell’ex di turno, Riccardo Montolivo. Ma il bello deve ancora venire.
Arrivate all’ultima giornata con una distanza minima di pochi punti in classifica, Fiorentina e Milan si giocano la qualificazione ai preliminari di Champions League a distanza. I toscani superano con facilità il Pescara sul campo dell’Adriatico, i rossoneri sono chiamati a vincere in quel di Siena.
Per il Milan la strada si fa subito in salita. I bianconeri vanno in vantaggio grazie al gol di Terzi, gli uomini di Allegri vanno irrimediabilmente in difficoltà fisica e soprattutto mentale. Il tecnico quindi mischia le carte all’inizio del secondo tempo, inserendo El Shaarawy inizialmente partito dalla panchina. La musica non cambia e le speranze europee sembrano sgretolarsi minuto dopo minuto, attimo dopo attimo. Tra un’occasione e l’altra, però, arriva il colpo di scena. Calcio di rigore in favore del Milan che prontamente trasforma dal dischetto Mario Balotelli. Il finale è degno di un film di Steven Spielberg. Nella mischia furibonda dell’87 minuto di gioco sbuca e la spunta Philippe Mexes con un gol da lacrime agli occhi. I rossoneri grazie alla conclusione del difensore francese ottengono la matematica certezza della qualificazione ai preliminari della successiva edizione di Champions League.
Allegri e il Milan sorridono e esultano come per il conseguimento di un titolo. Un’altra emozionante stagione è conclusa e il Club più titolato al mondo ripartirà ancora una volta dall’olimpo del calcio.




