Milan cinese. Dopo il ritorno in Europa, la squadra rossonera è protagonista sul mercato con una campagna acquisti importante e onerosa. Tuttavia, è solo sesto posto.
Milan cinese. La campagna acquisti dell’estate 2017 è ricca e intensa. La nuova proprietà dell’imprenditore Yonghong Li affida a Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli il compito di costruire un nuovo progetto. Per ovviare alle richieste del Club, i dirigenti rossoneri portano a Milanello i difensori Leonardo Bonucci, Mateo Musacchio, Andrea Conti e Ricardo Rodriguez, i centrocampisti Lucas Biglia, Franck Kessié e Hakan Calhanoglu, gli attaccanti André Silva, Fabio Borini e Nikola Kalinic e infine, il portiere Antonio Donnarumma (fratello maggiore di Gigio, rientrato nella trattativa per il prolungamento di contratto del numero 99 rossonero). Insomma, è rivoluzione.
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Milan cinese: illusione iniziale
Milan cinese. Tornato in Europa, il Diavolo affronta all’esordio i rumeni del Craiova e poi lo Skendija ai preliminari di Europa League. Dopo una lunga attesa parte il campionato. Il Club consegna la fascia di capitano a Bonucci, simbolo di un’era nuova e di un’estate ricca di entusiasmo nell’ambiente. Il debutto di Crotone è felice. Con le reti di Kessié, Suso e Cutrone, la squadra di Montella parte alla grande. Una settimana dopo arriva il successo sul Cagliari (2-1 con reti di Cutrone e Suso), il primo a San Siro. Alla terza giornata, però, i ragazzi di Montella cadono 4-1 in casa della Lazio, che con uno splendido Ciro Immobile e un ispiratissimo Luis Alberto ridimensiona le ambizioni rossonere. In Europa League l’esordio vincente sull’Austria Vienna (5-1 il risultato finale con tripletta di André Silva) dà il via a un girone dominato dal Milan, che raggiunge la qualificazione in anticipo.
Milan cinese: un girone da incubo
Milan cinese. Durante l’autunno si alternano risultati utili e gravi sconfitte, frutto della scarsa condizione atletica. In campionato la situazione precipita. Le sconfitte di lusso contro Inter (3-2 nel derby d’andata segnato dalla tripletta di Mauro Icardi), Roma (0-2 a San Siro), Napoli (2-1 al San Paolo) e Juventus (0-2 alla Scala del Calcio, a segno Higuain con una doppietta) portano all’inevitabile esonero del tecnico campano. Al suo posto viene chiamato in causa Rino Gattuso. Il debutto dell’ex leggenda milanista è da incubo. A Benevento il Diavolo si fa rimontare due volte e permette alla squadra campana di guadagnare il primo punto della stagione grazie al gol del portiere Brignoli al 93′. Una settimana dopo, a San Siro, i rossoneri battono per 2-1 il Bologna di Donadoni con doppietta di Bonaventura e trovano la prima vittoria in A del nuovo corso targato Gattuso.
La svolta
In Coppa Italia e prima dell’inizio del girone di ritorno, la squadra elimina Verona e Inter (derby vinto ai supplementari grazie al gol di Patrick Cutrone) raggiungendo la Lazio in semifinale. La sessione di mercato invernale non registra nessun tipo di operazione in entrata. La squadra resta invariata e il nuovo allenatore si limita semplicemente a riorganizzare in corsa la preparazione atletica dei giocatori, definendo inoltre una formazione titolare prima inesistente. Fortunatamente, con l’avvento del nuovo anno, un nuovo ma identico Milan si staglia all’orizzonte.
Milan cinese: ritmo da Champions
Milan cinese. Nelle prime dieci giornate del girone di ritorno il Diavolo raccoglie 8 successi su 10 gare e a spiccare sono le vittorie contro Lazio (2-1 al Meazza), Sampdoria (1-0 a San Siro con gol di Bonaventura) e Roma (a segno Calabria e Cutrone per il 2-0 finale). I pareggi interni contro Napoli e Inter (derby inizialmente rinviato per la scomparsa di Davide Astori), entrambi per 0-0, rilanciano la squadra verso una clamorosa rincorsa alla qualificazione in Champions League. L’obiettivo sfuma per la poca brillantezza del gruppo nel periodo primaverile del campionato, caratterizzato dalla sconfitta interna col Benevento e alcune brutte prestazioni come quella di Torino contro Juventus (3-1 per i bianconeri allo Stadium, nonostante un bel Milan) e Toro (1-1 allo stadio Grande Torino al termine di una gara opaca).
Sesto posto e una finale da dimenticare
I rossoneri chiudono la stagione con un successo interno. Dopo un bel 5-1 sulla Fiorentina, il Milan termina il campionato al sesto posto a quota 64, ottenendo la qualificazione diretta ai gironi di Europa League. A proposito di Europa League, dopo aver superato il Ludogorec ai sedicesimi di finale, il Diavolo deve arrendersi sotto i colpi dell’Arsenal. Decisive la sconfitte del Meazza per 2-0 e il 3-1 della sfida di ritorno. In Coppa Italia, superata la Lazio di Simone Inzaghi in semifinale, seppur soltanto ai rigori dopo due pareggi a reti bianche, i ragazzi di Gattuso crollano in finale contro la Juventus. Il terribile 4-0 dell’Olimpico di Roma, oltre a decretare la squadra bianconera come vincitrice della competizione, solleva polemiche in merito agli errori decisivi di Gigio Donnarumma, fortemente contestato da stampa e tifosi che ne chiedono la cessione a titolo definitivo.
Quando il mercato non basta…
Si chiude una stagione ricca di speranze e aspettative, distrutte dall’inesorabile peso della realtà e dalla dura legge del campo. Quanto entusiasmo sprecato!