Il Milan in Coppa Italia affronta il Torino e tra le fila rossonere, per molti giocatori, questo match rappresenta l’ultimo treno.
Fischio d’inizio alle 21:00, una tra Milan e Torino accederà ai quarti di finale. Si preannuncia una gara da non sottovalutare per i rossoneri, dopo il testacoda in campionato contro la Roma. Pioli impiegherà diversi giocatori che fino a questo momento hanno giocato poco, come De Ketelaere e Adli fra i tanti. Per molti sarà l’ultima chance, l’ultimo treno da non perdere assolutamente. In primis tutti si aspettano tanto dal belga, CDK. Se l’ultima mezz’ora di Salerno – due belle conclusioni parate da Ochoa e ottimo impatto -, aveva fatto sperare in una rinascita, l’ingresso con la Roma ha spazzato via l’ottimismo.
CDK giocherà da falso nove nel 3-5-1-1 di Pioli. Sarà il riferimento offensivo per far rifiatare Giroud. È un ruolo che ama fare e dove ha già inciso: l’anno scorso, a Bruges, ha siglato 18 gol e sfornato 10 assist partendo soprattutto da quella posizione, con l’estroso Lang a supporto e due incursori in mezzo.
Milan, per molti giocatori sarà fondamentale la gara contro il Torino
Milan, da Adli a De Ketelaere: con il Torino ultima chance
CDK non è l’unico giocatore criticato e con un futuro tutt’altro che assicurato al Milan. A fargli compagnia anche Tatarusanu. Il romeno, pur essendo titolare da un paio di mesi per l’infortunio di Maignan, ha bisogno di una prova convincente per scacciare i fantasmi delle critiche, magari con un clean sheet.
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A centrocampo spazio ad Aster Vranckx, alla prima da titolare. Fin qui ha giocato solo sei spezzoni di partita per 66’. Bene con la Samp e con la Fiorentina, male con la Roma. Suo, stavolta, il fallo per la punizione del 2-2. Stesso discorso per lo statunitense Sergiño Dest, classe 2000, reduce da un bel Mondiale ma quasi mai visto con i rossoneri.
Si aggiungono Matteo Gabbia e Tommaso Pobega, con quest’ultimo in rete contro la Roma. L’ultimo di questa lunga lista è Yacine Adli, destinato a subentrare a gara in corso. Il francese non gioca un minuto dal 16 ottobre, un’ora contro il Verona, poi sette panchine di fila.
