Origi e Maignan devono chiarire entità e tempi di recupero dei rispetti infortuni, il Milan teme lunghi stop.
Stefano Pioli spera non arrivino brutte sorprese. I tempi dei recuperi di Divock Origi e Mike Maignan rischiano di dilatarsi di qualche settimana e con l’inizio del nuovo anno carico di impegni per il Milan potrebbe essere un bel problema da gestire. Per il portiere, i rossoneri hanno già preallertato Marco Sportiello (chiamato a luglio a sostituire Tatarusanu, in scadenza) ma l’Atalanta che ancora per i prossimi sei mesi ne detiene il cartellino fa resistenza.
Maignan soffre di un doppio problema fisico al polpaccio della gamba sinistra. Quando a ottobre sembrava pronto al rientro, durante un allenamento si è fermato per un nuovo dolore, a un distretto muscolare diverso però rispetto al precedente. L’attività verso il rientro in campo è proseguita al meglio, ma nelle ultime settimane il club ha rivisto i carichi per evitare una nuova ricaduta. Ora il francese attende di capire quando potrà effettivamente tornare in campo. Lo chiariranno solo gli esami a cui si sottoporrà nei prossimi giorni.
Milan, attesa per gli esami di Origi e Maignan
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Anche per Divock Origi sono ore di attesa. L’attaccante belga ha giocato il test amichevole contro l’Arsenal ma non è nemmeno stato convocato contro il Liverpool, nel secondo match disputato dai rossoneri a Dubai. “Risentimento muscolare al flessore” ha comunicato il Milan. Lo stop potrebbe essere più lungo del previsto, soprattutto se la risonanza magnetica indicherà la presenza di una lesione. Pioli teme il peggio. Il tecnico dovrà capire in ogni caso cosa fare a Salerno. Con Giroud fermo dieci giorni e fuori condizione per giocare all’Arechi dal primo minuto, Origi ko e Ibra ancora ai box, per l’attacco restano Rebic e De Ketelaere. Un bel problema che rischia di ripresentarsi anche quattro giorni più tardi a San Siro, avversaria la Roma di José Mourinho.