I Violetti di Thorsten Fink sono reduci da una discreta stagione, e non hanno avuto particolari problemi ad accedere alla fase a gironi di Europa League.
Comincia con una gara dal sapore storico, l’avventura del Milan in Europa League. Giovedì 14 settembre i Rossoneri scenderanno in campo al Prater di Vienna, lo stadio della finale vinta contro il Benfica nel 1990; l’avversario sarà l’Austria Vienna, uno dei principali club d’Austria. I Violetti, che hanno superato il preliminare contro l’NK Osijek, nella passata stagione affrontarono la Roma, strappando un clamoroso pareggio per 3-3 all’Olimpico grazie alle reti di Holzhauser, Prokop e Kayode. Vediamo ora, reparto per reparto, i punti di forza e di debolezza di questa squadra.
Tra i pali non ci sarà l’esperto Almer, titolare anche della nazionale austriaca, bensì il 21enne Osman Hadzikic, confermato anche per questa stagione. In difesa l’Austria Vienna giocherà a quattro, facendo affidamento sulla grande esperienza di Florian Klein, terzino sinistro ex Stoccarda, e dell’ex-Ajax Heiko Westermann, un veterano della competizione. Completano il reparto Cristoph Martschinko, che occuperà la fascia sinistra, e uno dei prospetti più interessanti della Bundesliga austriaca, Abdul Kadiri, difensore centrale di grande prestanza fisica ma comunque dotato di una tecnica più che discreta. Difficilmente Fink rischierà già contro il Milan altri prospetti dalla seconda squadra, come Glukahovic, Blauensteiner e Borkovic; più facile vedere, come subentrante, il terzino sinistro Salamon.
Capitolo mediana: guida e faro della squadra è Raphael Holzhauser, mediano di qualità molto abile sia in fase di rottura che in impostazione, ed è dai suoi piedi che passano le trame offensive dei Violetti. Probabilmente giocherà al centro, per inspessire il reparto, ma non sarebbe una sorpresa se Fink lo schierasse sull’interno di destra, qualora il mediano di rottura, Tarkan Serbest, dovesse recuperare in tempo per la gara. Il terzo elemento del centrocampo sarà il classe ’97 Dominik Prokop, che complice l’infortunio al legamento crociato di Grunwald, ha conquistato la maglia da titolare. Se Serbest non dovesse farcela per la gara del 14, Holzhauser agirà davanti alla difesa, con Prokop a sinistra e il giovane coreano Lee a destra. Probabilmente, a partita in corso vedremo in campo l’esperto De Paula, centrocampista centrale 33enne che darà supporto ai compagni nelle fasi più delicate della gara.
Davanti, l’Austria Vienna ha perso potenza di fuoco con la partenza di Kayode, che l’anno scorso segnò anche due gol all’Olimpico contro la Roma. La punta titolare è Kevin Friesenbichler, classico attaccante di stazza, molto forte di testa e capace di aprire spazi per i compagni e per gli esterni che, salvo sorprese, saranno l’ex Hoffenheim Felipe Pires e Ismail Tajouri. Sommariamente, e giudicando il tutto prettamente sulla carta, la difesa del Milan non dovrebbe avere troppi problemi nel gestire le scorribande sulle fasce dell’Austria Vienna; anzi, saranno i Violetti a dover fare attenzione alle incursioni di Rodriguez e Conti. Friesenbichler, che dovrà fare i conti con Musacchio e Bonucci, dovrà fare una partita straordinaria per riuscire a creare spazi, e quindi occasioni da gol.
La chiave tattica della sfida sarà certamente il centrocampo. L’Austria Vienna giocherà con un classico 4-3-3, in modo corto e compatto, gli esterni offensivi scenderanno a supportare i terzini e Fink proverà a puntare sulla superiorità numerica in mediana. Il pressing e la tenuta fisica sarà decisiva per i Violetti, che cercheranno di non lasciare spazio ai giocolieri del Milan, Suso e Calhanoglu, oltre a pressare costantemente i due registi bassi, Biglia e Bonucci. Occhio ai calci piazzati: Holzhauser ha dimostrato di saper far male su punizione, e su calcio d’angolo l’Austria Vienna dispone di diverse torri che possono creare non pochi problemi.
I Rossoneri, reduci dalla tremenda sconfitta contro la Lazio, hanno tutto da perdere e tutto da guadagnare: un’altra sconfitta metterebbe in discussione Montella e l’intero mercato estivo, mentre una vittoria potrebbe far prendere al Diavolo coscienza dei propri mezzi. il passaggio al 3-5-2, annunciato in conferenza stampa, non può che portare benefici, con una retroguardia più solida e disegnata su Bonucci, un centrocampo estremamente folto e finalmente due punte vicine. Nonostante la stagione sia appena iniziata, la gara contro l’Austria Vienna può già dire molto sulle reali possibilità del Milan.
Nel complesso, con il giusto livello di concentrazione, il Diavolo dovrebbe riuscire senza problemi a portare a casa un risultato positivo dal Prater di Vienna. A patto, però, che non si dia nulla per scontato e non si sottovaluti un avversario che, pur essendo sulla carta inferiore, darà il tutto per tutto in una partita unica nel suo genere.