Un passo falso difficile da analizzare e digerire per il Diavolo contro l’ultima in classifica
UNA PARTITA CHE FA MALE
L’ultima “terza” partita nel giro di una settimana era stata con il Sassuolo. Anche in quel caso la prima occasione da gol nei primi minuti era stata rossonera e non era stata sfruttata e anche quella domenica sera si era visto un Milan discontinuo nelle varie fasi della gara. Dopo 52 gare ufficiali stagionali, è mancata forza d’urto, e quindi idee e fiducia, nella terza partita giocata nel giro di sei giorni.
UNA VOLTA IN CAMPO…
I giocatori ascoltano sempre la conferenza stampa dell’allenatore alla vigilia delle partite. E avevano colto la preoccupazione del loro tecnico per la gara con il Benevento. Ma pronti via, non sono riusciti ad essere accorti, intensi e determinati. Anche contro l’ultima in classifica, bisogna sapere essere umili, attenti e compatti. Bisogna essere disponibili anche a lottare per il punto se ci si accorge di non essere brillanti. Nel sabato sera di San Siro purtroppo non è accaduto.
UNA STAGIONE COMPLICATA
La stagione rossonera è stata a ondate. Senza identità nei primi mesi, pancia a terra per la risalita ogni tre giorni dopo una nuova preparazione fatta a dicembre. Tanti sbalzi, rincorse, cambi in corsa. Dopo tutto questo, è anche comprensibile che la squadra sia legata solo e soprattutto a un undici base e a un preciso sistema di gioco. Non è un limite, ma la sintesi fisiologica di tutta una stagione. Se mancano troppi di questi riferimenti, la squadra annaspa.
TIFOSI SEMPRE PRESENTI
I milanisti presenti a San Siro sono stati splendidi. Hanno fischiato qualche azione rossonera e magari anche le perdite di tempo degli avversari che hanno comunque meritato la vittoria. Ma la gente rossonera ha sostenuto sempre la squadra e alla fine della partita non ha infierito sui giocatori che a loro volta, Bonucci e Cutrone in testa, hanno chiesto scusa.
RIALZARE LA TESTA
Questi passaggi a vuoto primaverili, molto difficili da digerire, ci sono stati anche negli ultimi anni. Vedi Frosinone e Carpi nel 2016, Empoli nel 2017. Non vanno drammatizzati. La prestazione contro il Benevento è stata troppo inconsistente per fare testo. Arrivano 15 giorni senza impegni infrasettimanali, c’è il tempo per recuperare alcuni giocatori-chiave e per rimettere un po’ di lavoro di qualità nelle gambe di tutti. Le condizioni per rivedere nel finale di campionato e nella finale di TIM Cup il Milan dei primi 3 mesi del 2018, ci sono ancora tutte.
ACMilan.com