In bilico, più verso l’addio al Milan che la conferma, valgono insieme oltre 50 milioni di euro. Ma non sono ancora ufficialmente sul mercato. La coda della stagione, alla ripresa, tra infortuni e squalifiche, potrebbe rimetterli clamorosamente in gioco.
Il Milan che verrà, il Milan di Ralf Rangnick sarà a tratti irriconoscibile. Un Milan nuovo, rivoluzionato soprattutto nel suo motore, il centrocampo, lì dove nascono le idee e vengono messe in pratica. Metà dei suoi protagonisti oggi a Milanello hanno preparato da settimane le valigie, in alcuni casi comprato un biglietto di sola andata verso una nuova destinazione. Così ha fatto Jack Bonaventura, su cui la Roma ha investito tempo in sondaggi e approcci più diretti, destinati a tramutarsi presto in trattativa. Saluterà Milano anche Lucas Biglia, in scadenza come Jack e prossimo al rientro nella sua Argentina.
Milan centrocampo: chi resta, chi parte, chi…boh!
Incastrati tra due addii certi e tante conferme (Castillejo, Calhanoglu, Saelemaekers, identikit che piacciono a Rangnick, poi Bennacer e Krunic migliorati dall’estate) ecco loro, gli elementi abituati a vivere in bilico, sempre sulla graticola insieme alle loro piatte prestazioni. Profili comunque validi e con mercato, perché dall’età giusta e con potenzialità importanti (qui in larga parte inespresse). Detto con chiarezza estrema, di Franck Kessié e di Lucas Paquetà il Milan oggi non sa proprio cosa fare. Il Club è indeciso: entrambi covano qualità da Milan, il problema è che dal loro arrivo in rossonero non sono mai riusciti a mostrarle completamente.
Milan centrocampo: le parabole di Paquetà e Kessié
Lucas ha lanciato lampi di fantasia sul campo di Gedda alla sua prima apparizione da milanista in Supercoppa contro la Juve; dopo, però, non ha più riacceso la luce. Kessié – che oggi è rientrato in gruppo a Milanello dopo due settimane trascorse in quarantena – ha caratteristiche diverse da Paquetà sulla scheda tecnica: chilometri in campo e strapotere fisico comandano su tutto. Con Gattuso in panchina il Milan ha rivisto il giocatore che strappava applausi con i colori dell’Atalanta. Spesso anche decisivo: subito in gol alla prima contro il Crotone, a Cagliari autore di una doppietta, prezioso contro Roma, Parma e Lazio la stagione successiva, con i suoi centri un anno fa a Ferrara il diavolo ha accarezzato il sogno di tornare in Champions. Rino l’aveva addirittura definito migliore di lui. Si era immaginato guerriero in maglia 79 col suo 8, quello che lo rese grande. Rino si era inserito in mezzo a quei due numeri, il 7 e il 9, spinto da un gioco del destino: ecco Kessié, un Gattuso con i piedi più calibrati. Ma a conti fatti, fino ad oggi, quella visione è rimasta solo un’illusione.
La personalità a Franck non manca di certo, come non è mai mancata a Rino nella sua gloriosa carriera, è la continuità che a differenza di Gattuso l’ha sempre fregato dal suo approdo a Milanello. E così il Milan oggi valuta anche la sua cessione. Con tanto di cifra già approvata sulla carta dai piani alti: 25 milioni di euro. Bottino che sale a 55 sommando i 30 milioni che Via Aldo Rossi potrebbe pretendere per rinunciare al cartellino di Lucas Paquetà. Fiorentina e Benfica sbirciano in attesa di capire se qualcosa effettivamente si potrà muovere.
Perché, appunto, il Milan non ha ancora imboccato una strada sicura. Resta indeciso sul da fare. Un po’ perché influenzato dal gelo della pandemia, un po’ perché il quadro tecnico sul futuro della Prima Squadra non ha ancora una cornice totalmente definita.
Franck e Lucas all’ultima spiaggia
Questo stand-by ha comunque un risvolto positivo. Lo stato di incertezza gioca a favore di Franck e Lucas, fino ad agosto in ogni caso uomini al servizio di Stefano Pioli per la sua nuova e ultima impresa. Con la stagione ai ritmi di ieri la loro presenza risulterà fondamentale, perché il Milan che tornerà in campo sarà in alcuni casi limitato da infortuni (Ibrahimovic) e squalifiche. In Coppa Italia, nella semifinale di ritorno con la Juventus a Torino, mancheranno Castillejo, Theo Hernandez e appunto Zlatan. Senza Ibra fino a luglio e un modulo pertanto da rivedere, Franck e Lucas con molta probabilità partiranno titolari anche in campionato. Lecce-Milan sarà la prima di dodici finali per la corsa all’Europa. Toccherà a loro (anche a loro) tenere alta la bandiera in questo inedito ultimo capitolo della stagione.
Per evitare che sia l’ultimo anche della loro vita in rossonero, dovranno attivare il turbo dei campioni, raccontare quello che non sono ancora stati. Forse, per rivederli a Milanello in autunno, basterà anche solo dimostrare di essere ancora portatori di talento.