Acquistato dal Milan nell’estate del 2017, il calcio italiano sembra aver perso le tracce di una sua promessa mancata: che fine ha fatto Fabio Borini?
Correva l’anno 2015 quando Don Balón, la famosa rivista sportiva spagnola pubblicava la lista delle 101 promesse del calcio mondiale. Tra tanti giocatori poi effettivamente affermati – Coutinho, De Bruyne, Lukaku, Pogba – gli iberici inserivano anche quattro italiani. Erano il rossonero El Shaarawy, Marco Verratti (già al PSG) ma anche Samuele Longo e Fabio Borini. Quest’ultimo in forza al Liverpool.
Cresciuto tra Bologna e Chelsea il giovane e poliedrico giocatore vantava già esperienze sia in Inghilterra (Swansea, Sunderland) che in Italia. Dove nell’annata 2011/12 ha vestito la maglia della Roma. Bene, proprio in quell’estate, dopo la risoluzione della compartecipazione con il Parma a favore dei giallorossi, Brendan Rodgers – suo ex allenatore – lo portò con i Reds. Al lustro inglese – tra Liverpool e Black Cats seguì la chiamata che non si può rifiutare. Ossia quella del Milan.
Milan, che fine ha fatto Borini?
Milan, ecco dove gioca Fabio Borini
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A Milano l’ex azzurrino rimane due stagioni e mezzo. Arriva in prestito, con obbligo di riscatto fissato a sei milioni di euro. Sia nella stagione 2017/18 che nel campionato successivo il bolognese si ritaglia il suo spazio. Oltre settanta presenze e otto reti in tutte le competizioni. Decisamente meno impegnato nell’anno funestato dal Covid-19, passa all’Hellas Verona. Una breve ma positiva parentesi.
Ma oggi, che fine ha fatto Fabio Borini? Nel dicembre 2020 firma per la squadra turca del Fatih Karagumruk. In Super Lig – la massima divisione locale – trova la sua dimensione. Quest’anno nel solo campionato è già arrivato in doppia cifra, risultato personale mai raggiunto prima. Oltre ai colori sociali (il rosso e il nero) una nutrita colonia italiana: capitan Viviano, Biraschi, Ricci e Bertolacci. E una vecchia conoscenza delle Serie A come Ljajic. In panchina un certo Andrea Pirlo, uno che con il pallone tra i piedi la storia del Milan l’ha scritta per davvero…




