La depressione di Ronaldo il Fenomeno, ex di Inter, Real Madrid e Milan, raccontata dallo stesso giocatore brasiliano
Ha divertito ed impressionato l’Italia ed il mondo con le sue giocate. Ha diviso una città, Milano, diventando prima idolo nerazzurro, poi beniamino rossonero. Parliamo di Ronaldo Luís Nazário de Lima, per tutti Ronaldo il Fenomeno. Classe 1976, ha giocato in Italia con le maglie di Inter e Milan.
Il brasiliano ha indossato la maglia nerazzurra in 99 partite, con 59 reti e 11 assist. Più breve l’esperienza in rossonero: 20 presenze, 9 gol e 5 assist.
Un giocatore, come dicevamo, che ha fatto divertire una generazione intera grazie ai suoi dribbling, alla sua fantasia, ai suoi meravigliosi gol. Ma aldilà del Ronaldo calciatore, pochi conoscono le vicende del Ronaldo privato. Vicende che lo stesso ex Milan ha voluto confidare a Marca e che rivelano tutta la sofferenza per una malattia, la depressione, troppo spesso sottovalutata o ridimensionata…
La depressione di Ronaldo: un male con cui è difficile convivere…
Milan, la depressione di Ronaldo il Fenomeno. Le parole
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Le parole di Ronaldo a Marca sono sofferte: l’esperienza della depressione ha toccato profondamente l’animo dell’ex attaccante brasiliano:
Oggi faccio terapia. Sono passati due anni e mezzo e capisco molto meglio anche quello che avevo provato prima. Ma ehi, vengo da una generazione in cui sei stato gettato nella sabbia e dovevi fare del tuo meglio senza la minima possibilità di dramma. Guardo indietro e vedo che sì, siamo stati esposti a uno stress mentale molto, molto grande e senza alcuna preparazione per questo. In quel periodo non c’era alcuna preoccupazione per la salute mentale dei giocatori. Oggi sono preparati molto di più, ricevono le cure mediche necessarie anche per affrontare la giornata e i giocatori vengono studiati di più: i profili di ciascuno, come reagiscono, come dovrebbero reagire… Ai miei tempi non c’era niente di questo.
La realtà è che non sapevamo nemmeno che esistesse questo tipo di problema. Questo argomento è stato assolutamente ignorato dalla nostra generazione. Molti, ovviamente, hanno attraversato momenti terribili, anche di depressione, per mancanza di privacy, mancanza di libertà… È vero che i problemi erano molto evidenti, ma le soluzioni non erano subito disponibili.