Là davanti, in un attacco a tre, può fare qualsiasi cosa: l’ala destra, l’esterno a sinistra, la punta centrale e persino la seconda punta. Arnaut Danjuma, origini nigeriane e passaporto olandese, classe 1997, ha carattere ed esperienza, e agile e rapido e gioca spesso uno contro uno per via della sua abilità nel saltare l’uomo. Di assist da quando veste i panni del professionista ne ha realizzati 36, 25 dei quali partendo dalla sinistra. È reduce da sei mesi in prestito in Premier League, al Tottenham, non di certo la parentesi migliore della sua vita calcistica.
A Bergamo, i tifosi dell’Atalanta nel ricordarlo non nascondono ancora oggi una smorfia amara sul volto: nel 2021, fase a gironi di Champions League, Danjuma aveva punito la Dea sia nel match d’esordio in Spagna (2-2 il risultato, con gol di Gosens che ha reso meno amara la giornata a sette minuti dalla fine), sia al ritorno in Italia firmando addirittura una doppietta (3-2 per i gialli, Atalanta retrocessa in Europa League).
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Con le sue reti, 6 in 11 presenze sul grande palcoscenico europeo, Danjuma nella stagione 2021/2022 aveva trascinato il Villareal fino al traguardo delle semifinali, schiaffeggiando anche Juventus agli ottavi e Bayern Monaco ai quarti (suo il gol decisivo in casa nel match di andata il 6 aprile).
Danjuma ha tutte le caratteristiche che servono a un giocatore per far parte della nuova squadra dinamica di Stefano Pioli. Geoffrey Moncada lo segue dai tempi del Bruges (stagione 2018/2019), ecco perché un’intesa con gli agenti non è stato difficile trovarla, Furlani è al lavoro in queste ore per ridurre le richieste del Villareal e chiudere la sesta operazione di mercato dell’estate alle condizioni del Milan: prestito a 2-3 milioni di euro.