Da qui a fine marzo il Milan si gioca una bella fetta di stagione con vista sull’Europa dei grandi: serve il poker in campionato per non arrivare senza fiato allo sprint di primavera.
Atalanta, Fiorentina, Salernitana e Udinese, a metà strada una tappa che non sa proprio di gita oltre confine, a Londra, per provare a centrare il sogno dei quarti di finale di Champions League. Il Milan tra febbraio – ormai agli sgoccioli – e il mese di marzo si gioca gran parte del futuro europeo, quello più immediato e quello della prossima stagione.
Tra i mesi di febbraio e marzo un anno fa i ragazzi di Stefano Pioli costruirono il tetto della propria reggia, l’ultima protezione su uno scudetto le cui fondamenta erano state gettate già a inizio stagione. Vinse il derby quel Milan, poi la sfida successiva contro la Sampdoria, pareggiò a Salerno, con l’Udinese in casa e vinse sul campo del Napoli; i successi contro Empoli e Cagliari chiusero poi l’inverno e salutarono una primavera destinata a colorarsi di tinte rosse e nere.
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La salita più ripida quest’anno arriverà a cavallo tra aprile e maggio con il big match contro il Napoli, già praticamente scudettato, e gli scontri diretti contro Roma, Lazio e Juventus (penalizzazione permettendo). Arrivarci da favoriti, quantomeno nello slancio, faciliterebbe il compito a Calabria e compagni, e non di poco. Questo è un Milan – lo abbiamo capito – che gira meglio se circondato da pensieri positivi.
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Il primo round con pass per l’Europa in realtà è visibile all’orizzonte, domenica a San Siro arriva l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. «La stagione è ancora lunga – ha detto ieri Stefano Pioli durante la cerimonia di consegna a Converciano della “Panchina d’Oro” – abbiamo tante cose da fare, vogliamo vincere tutte le gare da qui alla fine e mantenere, come detto, la Champions League: è troppo bella e stimolante…». E allora, Milan, cala subito un bel poker.




