Dopo il boom della FIFA Women’s World Cup 2019 il calcio femminile sta vivendo di nuovo un periodo di crisi: a incidere sono soprattutto le ultime decisioni sul campionato di Serie A femminile. La squadra più penalizzata è proprio quella di Ganz.
Dopo un silenzio durato circa 3 mesi, il sogno Champions League per il Milan Femminile si esaurisce definitivamente. La squadra era tornata al Vismara per riprendere gli allenamenti, così come molte altre squadre della Serie A Femminile: tutti segnali positivi di una possibile ripresa del campionato.
In questi giorni, però, il Consiglio Federale ha preso diverse decisioni, tra le quali lo stop definitivo del Campionato di Serie A Femminile. Non solo lo scudetto non verrà assegnato per la stagione 2019-2020, ma le rossonere si aggiudicano il terzo posto in classifica.
Milan Femminile: l’algoritmo che “punisce” le rossonere
Facciamo un piccolo passo indietro. Una stagione impeccabile quella della squadra milanese, rovinata solo da questa piccola macchia finale: l’algoritmo. Ma nella realtà, che cos’è l’algoritmo che incide sulla classifica di Serie A? Come riporta il sito Calcio e Finanza “Cambia l’algoritmo che sarà utilizzato in Serie A: niente più peso ai gol realizzati e alla differenza reti, ma solo per la media punti in casa e in trasferta”. La squadra di Ganz, infatti, aveva raggiunto 35 punti in classifica (al pari con la Fiorentina), vincendo 11 partite e perdendone solo 2. Una stagione segnata da numeri straordinari: ben 31 gol fatti e 15 subiti. Tutto questo però non basta a portare il Milan nell’Europa che conta.
La lettera aperta delle calciatrici di Serie A
La decisione del Consiglio Federale arriva come una doccia fredda. Poche ore prima le calciatrici della Serie A Femminile avevano rotto il silenzio, scrivendo una lettera aperta. Nel rispetto totale del momento critico che il paese e l’intero mondo sta vivendo, le ragazze non hanno mai accennato a proteste e/o lamentele. Al contrario, hanno continuato ad allenarsi e a mantenersi in forma. Anche quando è stata presa la decisione di far ripartire la Serie A maschile e la Coppa Italia, quando le riunioni continuavano, ma non si arrivava mai a una decisione. Anche quando c’era poca chiarezza sulle linee guida da adottare. Non una parola fuori posto da parte delle ragazze, ma sempre tanto rispetto per lo sport che amano più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Si è passati dal voler interrompere il Campionato di Serie A femminile alla possibile ripresa a data da destinarsi. È stata avanzata la proposta di optare per i play off e i play out in cui avrebbero giocato solo 6 squadre su 12. Le ragazze, in coro, si sono sempre schierate contro questa decisione che andava a penalizzare e a escludere molte squadre. O tutte o nessuno in campo. Alla fine è stata presa la decisione di interrompere definitivamente il Campionato Femminile di Serie A a sei giornate dalla fine.
Cosa sta succedendo al calcio femminile?
La domanda sorge spontanea, o meglio le perplessità sono molteplici. Si parla attualmente ancora di una differenza profonda tra il calcio maschile e quello femminile. Da sempre le donne hanno dovuto combattere il doppio, se non il triplo per godere degli stessi diritti degli uomini. Nel calcio la strada sembra ancora molto lunga e piena di ostacoli. Ma mi chiedo: siamo passati davvero dalla FIFA Women’s World Cup 2019, durante la quale il calcio femminile ha avuto un boom di spettatori, ad oggi, in cui si decide delle sorti di un Campionato di Serie A come se fosse un campionato dilettantistico?
È come se tutte i sacrifici, i passi in avanti fatti nel corso del tempo fossero svaniti. In un solo anno sono cambiate molte cose: si è passati dal voler premiare il movimento del calcio femminile – parlando di professionismo – a una nuova decadenza.
Milan Femminile: addio al Brianteo per i match interni
Un’altra notizia trapelata in questi ultimi giorni riguarda lo stadio Brianteo. Dopo la promozione del Monza in Serie B, l’ex ad rossonero e attuale ad del Monza Adriano Galliani ha dichiarato: «Il Milan Femminile non verrà più al Brianteo. Noi non siamo la terza squadra di Milano ma la prima squadra di Monza». Il Milan Femminile, infatti, aveva firmato un accordo per giocare le partite casalinghe della stagione 2019-2020 non più al centro sportivo Vismara, ma allo stadio Brianteo di Monza (18.568 posti). Un grande passo in avanti per la squadra rossonera, la quale è sempre stata orgogliosa di giocare in uno stadio così storico, ma che ora dovrà trovare una nuova “casa” per le partite interne.
Milan Femminile: il grazie da parte di tutti i tifosi
Se da un lato i silenzi da parte delle federazioni sono assordanti, dall’altro lato c’è la parte più importante e risonante: quella dei tifosi.
In questi ultimi anni chi ha iniziato ad appassionarsi al calcio femminile – e in particolare a seguire le rossonere – ha avuto modo di constatare un netto miglioramento a livello tecnico e di gioco. Partita dopo partita è sempre più evidente la grinta e la passione che le ragazze mettono sul campo.
Sono tantissimi i messaggi di sostegno sui social nei confronti delle rossonere che hanno lottato e puntato sempre al massimo. È giusto e più che meritato ringraziarle per il campionato perfetto che hanno disputato in questa stagione.
Dopo tutto sono donne: non basterà di certo tutto questo a fermarle, ma si rialzeranno più forti di prima, sempre pronte a urlare “presente” alla prossima sfida.