Le colpe in casa Milan non sono solo di Paulo Fonseca: Franco Ordine mette sul banco degli imputati la società e le scelte estive
La sconfitta con l’Atalanta ha messo fine alle ambizioni scudetto del Milan, che ora si interroga sulle colpe e sulle responsabilità del tecnico Paulo Fonseca. Un allenatore che, dopo la sconfitta di Bergamo, ha accusato l’arbitro La Penna, con il supporto della società, ma le cui parole non devono distrarre da quanto sta accadendo ai rossoneri.
Ne ha parlato Franco Ordine sul Corriere dello Sport:
L’atto di accusa, incredibilmente acido, di Paulo Fonseca nei confronti dell’arbitro La Penna (per il primo gol convalidato all’Atalanta e per qualche precedente) non può e non deve distrarre il Milan dalla polpa della partita di Bergamo. […] Le fonti del club hanno fatto sapere che il management è schierato al fianco del proprio allenatore nella polemica con l’arbitro ma non hanno nascosto sotto il tappeto la parte calcistica censurabile (della ripresa).
Le colpe di questo campionato e di questa stagione non possono ricadere solo su Paulo Fonseca, con una rincorsa allo scudetto virtualmente compromessa:
Ma chi si occupa della famosa “polpa” di Bergamo non può quindi tacere dinanzi a una serie di responsabilità ben precise e distribuite.
Milan, Franco Ordine: Fonseca ha ignorato il problema del gruppo
Milan, Franco Ordine: non solo Paulo Fonseca, ecco tutte le colpe della società
Il giornalista, molto vicino alle cose di casa Milan, punta il dito contro le scelte estive. A cominciare da quella di Paulo Fonseca, per poi proseguire verso un mercato deciso “a scatola chiusa” dalla società:
Cominciamo dalla scelta estiva di Fonseca ignorando altre candidature cavalcate da critica e tifoseria (Antonio Conte, nda): sapevano bene a casa Milan che andavano incontro a un bel rischio. L’eventuale flop sarebbe ricaduto sì sulle spalle di Fonseca ma avrebbe coinvolto proprio coloro i quali lo hanno scelto offrendogli la panchina in cambio di un mercato a scatola chiusa, deciso e realizzato dal club. Fonseca ha ignorato per troppe settimane che il problema numero uno del gruppo era ed è rimasto l’equilibrio oltre che la capacità di difendere meglio nei singoli.
Ha fatto cose buone, rivitalizzando Mattia Gabbia e Malick Thiaw, ma alternando anche a disastri. Non è solo colpa di Fonseca, però, perché a Bergamo l’Atalanta aveva riserve decisamente migliori:
Ma la differenza, nella ripresa, rispetto all’Atalanta l’ha scavata la panchina ricca da una parte, povera dall’altra. Dalla parte di Gasp sono saliti tre attaccanti freschi, Fonseca ha avuto Loftus Cheek e nel finale hanno accusato fatica Reijnders e Leao, colpevolmente utilizzati in coppa Italia martedì sera contro il Sassuolo (serie B).
Infine una riflessione anche sui cali delle prestazioni di Mike Maignan e Theo Hernandez, non più i trascinatori di un tempo. E la colpa, anche qui, va oltre Fonseca:
Ultima riflessione: il rendimento di Maignan (sul primo gol una bella fetta di responsabilità è sua) e di Theo Hernandez è clamorosamente scaduto rispetto ai loro livelli abituali e non soltanto rispetto alla stagione dello scudetto. Di chi è la colpa? Di Fonseca o per caso dei due che sono tra l’altro alle prese con il rinnovo dei rispettivi contratti?