Il Milan deve decidere il futuro di Stefano Pioli. Deve farlo ora però non dopo l’esito del cammino in Europa League. Troppo facile così…
A parole Stefano Pioli sarà ancora l’allenatore del Milan. Lo sarà non solo fino a giugno. Ma allora perché le voci sul suo futuro continuano a inseguirsi? Qualche giorno fa, Gerry Cardinale è esploso. Non succede spesso. Anzi da quando è arrivato in Italia, a Milano, in Casa Milan mai.
È esploso esprimendo tutta la sua delusione per una stagione che doveva regalare altri obiettivi. E invece lo scudetto, la seconda stella va all’Inter. Era meglio che lo vincesse la Juventus, parliamoci chiaro. Niente Coppa Italia e cosa peggiore per RedBird nessun introito ulteriore derivante dal cammino in Champions League. L’Europa League a confronto dà poco. Troppo poco.
Motivi buoni da proprietario, ci mancherebbe. Buone anche le parole di Zlatan Ibrahimovic come quelle del presidente Paolo Scaroni. Parole che confermano Pioli. Parole che servono per tenere unito l’ambiente, per salvare il salvabile. E poi?
A questa domanda in pochi sanno oggi rispondere. Lo stesso nostro allenatore ormai fa fatica…
Milan, Stefano Pioli divide i tifosi rossoneri: basterà l’Europa League?
Milan, il futuro di Stefano Pioli bisogna deciderlo ora non dopo l’Europa League…
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Arrivare secondi, conquistare l’Europa League però potrebbero fare la differenza in positivo. Non c’è dubbio. Forse anche qualche tifoso potrebbe nuovamente cambiare idea e innamorarsi per una seconda volta di Stefano Pioli.
Un amore che oggi non c’è pienamente. Si respira a San Siro e per chi è un giovane tifoso anche sui social. Il tag #Pioliout è stato a lungo di tendenza e potrebbe tornare presto, prestissimo al primo inciampo del tecnico.
La speranza è che la società non segua l’influsso, non segua le critiche e le lamentele ma faccia una sua valutazione. E soprattutto se decidesse di cambiare guida tecnica sia altamente competitiva. Antonio Conte? Non siamo qui a far nomi adesso.
Il primo pensiero è che la scelta venga fatta indipendentemente dagli ultimi due mesi. Se non ci piacciamo più, se non c’è più l’amore di prima. Lasciamoci ora, ma senza prenderci in giro…