Il Muro Giallo, la Curva dei tifosi del Borussia Dortmund, potrebbe rivelarsi un ostacolo in più per il Milan, di scena questa sera contro i tedeschi in Champions League. C’è però chi va controcorrente: Serginho, ex terzino rossonero, non teme il calore del tifo di casa. Anzi, per il brasiliano può essere addirittura un fattore positivo per il Diavolo, un dettaglio che potrebbe anche gasare i ragazzi di Stefano Pioli.
Queste le parole di Serginho, in un’intervista concessa a Tuttosport: «La tifoseria è molto calda. E chiaramente si fa sentire. Ma per il livello odierno dei giocatori rossoneri, credo siano preparati anche per affrontare il Muro Giallo. Pensi che quando toccò a noi, c’erano tanti calciatori a cui piaceva vivere questi momenti. A noi piaceva davvero così. Per affrontare in questo modo non solo i propri avversari sul campo, ma anche per battere il tifo contro. Se poi vinci, fa ancora più piacere».
«Differenze con San Siro? Pure al Meazza è difficilissimo: i tifosi del Milan si fanno sentire sia nel momento positivo, che in quello negativo. A Dortmund invece fanno più festa, più casino con fumogeni e bandiere gigantesche. Però la passione di entrambe le tifoserie resta enorme, tanto che come non è semplice giocare in casa del Borussia, lo stesso discorso vale per San Siro».
Un dettaglio, quello del Muro Giallo, su cui ha lavorato anche Stefano Pioli. Il tecnico ha fatto allenare la squadra a Milanello con il sottofondo del tifo tedesco. Una mossa approvata anche dallo stesso Serginho; ma per l’ex terzino la motivazione dovrà ovviamente essere a mille a prescindere dall’atmosfera che i ragazzi troveranno a Dortmund: «Il mister avrà voluto motivare di più la sua squadra, perché tanti ragazzi sono giovani e magari non avranno mai affrontato una tifoseria così calda lontani da San Siro. È una sorta di allerta, ma la motivazione deve esistere già nei calciatori. Mi spiego: se io non sono preparato per giocare una partita così importante, significa che non sono da Milan. Ora è il loro momento, quello ideale per dimostrare le qualità e il loro talento».