Cinque giorni per Stefano Pioli per giocarsi la panchina del Milan. Senza Europa e vittoria nel sarà sarà dura convincere Zlatan Ibrahimovic
Ci siamo. Cinque giorni ancora. E poi capiremo tutto. Capiremo se Stefano Pioli sarà ancora il prossimo allenatore del Milan. Noi nomi non ne facciamo. Intanto li sapete, li scriviamo tutti i giorni. Poi sarà Zlatan Ibrahimovic a decidere cosa fare. Se cambiare o no. Se vendere e chi comprare. Ormai Gerry Cardinale ha deciso. Lui sarà il nuovo Paolo Maldini. Sarà lui a fare tutto. Gli altri lo aiuteranno
Ma non guardiamo troppo avanti. Perché c’è ancora un presente da scrivere. Un presente che ha il nome della Roma e poi quello dell’Inter. Centottanta minuti più recupero, magari senza supplementari e rigori.
Due partite, due vittorie. Non c’è altro da fare. Perché, per come si sono messe le cose oggi, dopo il miracoloso pari con il Sassuolo e la precedente lezione di tattica impartita da Daniele De Rossi ora serve una reazione. Una di quelle vere. Non solo nel risultato ma anche nel gioco.
A sorpresa, al di là del punticino inutile preso nel finale di gara, Pioli ha salvato la squadra. Punti di vista che non ci trova d’accordo. Oramai il campionato è perso, il secondo posto è sicuro. Senza Champions da giocare l’Europa League è diventato un obiettivo comunque difficile da prendere.
Milan, Roma e Inter per salvare la stagione. Per Stefano Pioli deciderà Zlatan
Milan, le cinque giornate di Stefano Pioli. Poi deciderà Zlatan Ibrahimovic
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Ma battere la Roma e vincere finalmente un derby è diventato un comandamento da rispettare. Non farlo sarebbe un peccato mortale.
Certo l’ultimo Milan non ci piace, piace a pochi. Non può nemmeno piacere a Zlatan che al di là di frasi di circostanza, che si dicono, sta pensando a come costruire la nuova squadra, il prossimo Diavolo a sua immagine e somiglianza.
Una squadra che non molla niente. E quella di Pioli sembra essere troppo rinunciataria. Troppo spesso. Insomma ora si spera che tutto vada bene, che il Milan riemerga dal suo Inferno e faccia quello che tutti ci aspettiamo. Rovinare la festa alla Roma e poi all’Inter. Al resto ci penseremo, con calma…