Il 9 aprile 2017 con una goleada contro il Palermo il Milan conquista l’ultima vittoria dell’era Berlusconi.
Ci sono diversi motivi per ricordare la pur non esaltante stagione 2016/17. C’è il bellissimo gol di un giovanissimo Locatelli a San Siro contro la sua futura squadra (la Juventus). Oppure la rimonta nelle battute finali del derby di ritorno firmata da Romagnoli e Zapata. E ancora: la Supercoppa natalizia vinta a Doha ai rigori da una squadra giovanissima – età media 25,2 anni – ai danni della Vecchia Signora. Ma soprattutto lo storico passaggio di proprietà che chiude l’era Berlusconi (allora presidente onorario) e apre il brevissimo regno di Li Yonghong.
Se il contratto preliminare viene firmato – dopo l’approvazione dello stesso Cavaliere – nell’agosto 2016, l’effettivo cambio della guardia avviene nell’aprile dell’anno solare successivo. Il 13 aprile 2017 si chiudeva così l’epopea calcistica del più longevo presidente della più che secolare storia rossonera. Qualche giorno prima, domenica 9 per l’appunto, andava in scena “l’ultima partita” di Berlusconi.
L’ultima del Cavaliere: Milan-Palermo 4-0
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Milan, l’ultima vittoria di Berlusconi
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In quell’assolato pomeriggio milanese d’inizio primavera il Diavolo scendeva in campo contro un Palermo ormai destinato alla retrocessione. L’ultima vittoria rossonera di Silvio Berlusconi è quindi un rotondo 4-0 inflitto ai siciliani.
La disputa viene sbloccata dopo pochi minuti da Suso. Lo spagnolo con un calcio da fermo dallo spigolo dell’area di rigore disegna – al sesto – un arcobaleno mancino sul quale nulla può Fulignati. Una manciata di battute ed è ancora l’allora numero otto, questa volta nelle vesti di uomo assist, ad armare il piede sinistro: Pasalic nell’area piccola deve soltanto siglare il raddoppio. Sempre nella prima frazione, ancora sotto la Curva Sud arriva il tris. Cross di Calabria – unico superstite di quell’annata ancora in rossonero – e testa di Bacca. Nel secondo tempo invece sarà Deulofeu (oggi all’Udinese) ad arrotondare ulteriormente il punteggio con il suo destro chirurgico. Il Milan salutava nel migliore dei modo il presidente più vincente della storia rossonera.




