Dopo il caso di razzismo a Udine nei confronti del portiere del Milan Mike Maignan è scoppiato un caso sulla cittadinanza onoraria…
L’episodio di razzismo avvenuto durante la partita tra Udinese e Milan in casa dei friulani continua ad alimentare discussioni e polemiche. C’era stata la proposta, come gesto simbolico, di riconoscere a Mike Maignan la cittadinanza onoraria della città di Udine per dare un segnale contro i gesti razzisti ma poi c’è stato un dietrofront.
Il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, aveva fatto questa proposta al Consiglio Comunale ricevendo però una risposta negativa. A votare contro è stata l’opposizione di centrodestra.
Le motivazioni della decisione presa
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Ecco le parole del sindaco De Toni ai microfoni di Telelombardia, a proposito del perché la proposta non è passata e soprattutto del perché questo rappresenterebbe un’occasione sprecata dalla città di Udine. Ecco le sue parole:
La minoranza del centrodestra ha deciso di non convergere sulla proposta. Erano richiesti i trequarti, ma la sinistra rappresentava i due terzi. Purtroppo è stata persa una grande occasione di essere insieme come città e come territorio dalla parte di Maignan. Io quando il clamore è partito ho fatto questa proposta nella convinzione di rappresentare tutta Udine, minoranza compresa, invece evidentemente mi sbagliavo. Siamo entrati in logiche più politiche che non di differenza ideali. Io ho fatto una riflessione anche alla minoranza, che però non è stata condivisa. Bisogna accettare di condividere la realtà che è dura. Il Friuli non è una regione razzista, purtroppo ci sono delle minoranze che andrebbero isolate con forza e nettezza. Il confine tra il giusto autonomismo territoriale e il nazionalismo è molto sottile.
ECCO PERCHÉ VOTERÒ CONTRO LA CITTADINANZA ONORARIA AL PORTIERE DEL MILAN
Domani in Consiglio comunale voterò contro perché questo conferimento rappresenta la più importante forma di riconoscimento che la città di Udine può concedere.
Per prassi e tradizione la cittadinanza onoraria si riconosce a personalità che hanno concretamente contribuito al benessere socio-culturale dei cittadini. Si può concedere anche a persone che in qualche forma hanno dato lustro alla nostra città.
La vicenda che ha coinvolto Mike Maignan non rientra in queste fattispecie ma attiene al campo delle offese di stampo razziale che purtroppo sono frequenti durante molti incontri sportivi. Vanno senza dubbio, in modo fermo, condannate come è stato fatto da tutte le realtà in vario modo coinvolte, che si sono peraltro già impegnate a organizzare iniziative di sensibilizzazione contro il razzismo.
Un altro aspetto che mi preme sottolineare sono le accuse di razzismo rivolte ai tifosi presenti allo stadio e tramite essi a tutto il Friuli. Il popolo friulano non è mai stato razzista, ma si è sempre dimostrato rispettoso e generoso nei confronti di tutte le altre popolazioni. E coerentemente a questo suo modo di essere, in questi giorni ha decisamente respinto queste accuse.
E visto che la cittadinanza onoraria deve essere sempre condivisa dalla stragrande maggioranza dei consiglieri comunali e tramite essi dalla maggioranza dei cittadini di Udine e quindi dei friulani, sono convinto che la cittadinanza non debba essere conferita perché potrebbe sembrare un’azione riparatoria per una colpa che i friulani non ritengono di avere.