Stefano Pioli, intervenuto in conferenza stampa a Milanello alla vigilia di Milan-Newcastle, ha presentato la sfida di Champions League contro gli inglesi. Queste le parole del tecnico rossonero:
«Bisogna voltare pagina, non è stato semplice perché avevamo tante aspettative. Ma è andata male, siamo delusi. Ora per fortuna abbiamo la Champions. Abbiamo preprarato bene la partita, sappiamo quanto è difficile e quanto è importante partire bene. Zlatan doveva venire prima del derby, nonha potuto ma oggi c’è. E’ importante per noi, sono felice di averlo qui, mi ha fatto molto piacere il suo saluto. Ora ci vedremo anche a cena, non sono più il suo allenatore, siamo tra virgolette amici. Ho passato tanti momenti felici al Milan, e tanti meno facili. Sento il peso del derby, darei di tutto per cambiare il risultato. So però che la squadra avrà la forza di reagire. Con i tifosi sono in debito, perché quando giocavamo male mesi fa ci sono stati sempre vicini. E sono in debito con loro anche perché sono il tecnico che ha perso più derby. Tonali? lo abbraccerò con grande affetto, sarà emozionante per lui tornare a San Siro. Gli auguriamo il meglio, ma dal match successivo».
«Purtroppo abbiamo subito noi “vecchi” l’emozione del derby. Più dei nuovi, loro hanno affrontato la partita con serenità, non poca attenzione, ma serenità sì. Dopo il 3-1 lì è diventato tutto più difficile. Zlatan ha parlato individualmente con tutti a Milanello, non al gruppo, non ha fatto discorsi. Mi ha chiesto tante cose, le informazioni sui nuovi, ma niente di particolare. Come migliorarsi in Champions? Bella domanda. Dobbiamo concentrarci passo su passo, intanto occorre superare il girone. Forse col PSG favorito, ma il girone è equilibrato. Tutti i punti sono importanti, affrontiamo il gruppo con convinzione e forza, sappiamo che possiamo farcela».
«Il Newcastle? Classica squadra inglese, fisica, con tanti giocatori oltre il metro e novanta, intensa, con qualità…non dimentichiamoci le possibilità economiche loro. Ho una pagella nettamente insufficiente nei derby, non avete idea di quanto mi pesi. Se potessi andare da ogni tifoso a fargli capire quanto mi pesi lo farei, ma nelle relazioni con contano le parole, ma i fatti e gli atteggiamenti. Sto sempre molto attento ai comportamenti dei miei giocatori, so bene che la squadra assimila bene quando si verifica il contrario Finché è così, andiamo avanti. Magari domani avremo gli stessi concetti, ma con posizioni diverse».