Come per ogni squadra, tutti i giocatori sono appetibili e sotto osservazione da parte di terzi, ma a quanto pare, solo quelli del Milan avrebbero un prezzo “prefissato”
Calcio e mercato un mix letale tutto l’anno, principalmente in estate, quando anche la follia più impensabile può diventare realtà. Vale per tutti sia chiaro, maggiormente per i club “ricchi”, quelli che con una proposta indecente possono acquistare un giocatore a peso d’oro. Sulla carta tutte le società hanno pari diritti, i portafogli in dote ai dirigenti fanno poi la differenza. Come nelle compravendite immobiliari, si parte da un prezzo iniziale al quale segue un’offerta che può salire, così come il prezzo può leggermente calare pur di giungere ad un punto d’incontro. Letto così appare tutto molto semplice, resta difficile spiegarsi come mai solo riguardo al Milan ci siano delle incongruenze.
MILAN SI, DISCOUNT NO Fuori da Casa Milan non campeggiano volantini inneggianti ad offerte clamorose e prezzi al ribasso, all’ingresso non suona forte la radio interna che presenta le migliori occasioni della settimana o del mese, quindi, anche in virtù di ciò, Casa Milan e il Milan non sono un supermercato o un discount. Una parte dell’opinione si è schierata subdolamente “contro” il club rossonero. Messe da parte le voci riguardanti la proprietà, ora gli “attacchi” vengono celati dietro ai rumors di mercato. Come per ogni squadra, tutti i giocatori sono appetibili e sotto osservazione da parte di terzi, ma a quanto pare, solo quelli del Milan avrebbero un prezzo “prefissato”, nonostante l’assenza di clausole sul contratto. Il nome più gettonato è quello di Gigio Donnarumma che potrebbe anche partire, mai per voce della dirigenza e soprattutto ad una cifra che oscilla tra i 50 e 70 mln di euro. Il probabile futuro portiere più forte o tra i più forti al mondo a 19 anni e con un contratto in essere, “venduto” a certe condizioni, quando giocatori mediocri o semplicemente normali hanno lasciato il proprio club a cifre assurde: il Liverpool ne sa qualcosa. L’altro nome nuovo aggiunto alla lista dei partenti dai detrattori rossoneri è Jack Bonaventura: anni 28, stato nella rosa Milan “titolare inamovibile” e vicecapocannoniere, scadenza del contratto 2020, prezzo del cartellino n.p., prezzo imposto da chi lo vede già alla Juve, 20-25 mln di euro. Certo, la Juve che per Matuidi – mediano d’interdizione e 31 anni già compiuti – dovrebbe sborsare al Psg circa 20 mln di euro, pagherebbe la stessa cifra per un giocatore più giovane di 2 anni e con un ruolo centrale nella propria squadra – Matuidi era in vendita da mesi -. Gli attacchi al Milan diretti o serviti con condimento, iniziano ad infastidire l’ambiente. Fassone e Mirabelli astutamente si astengono dalla querelle, anche perché nel calcio non si sa mai, ma il pugno deve restare duro. Il prezzo non lo fa mai la squadra che “compra” o chi fomenta, semmai lo fa chi vende, ammesso che sia intenzionato a vendere, Con buona pace dei detrattori, dei “raiolisti” e/o di chi per loro.