Milan pronto a lasciare San Siro e realizzare il nuovo stadio fuori città. Dibattito pubblico e politica hanno spazientito anche i nerazzurri.
Non ha ancora i crismi dell’ufficialità, ma la notizia che circola su giornali e web si trascina ogni giorno che passa conferme scaccia dubbi: il Milan ha messo prepotentemente le mani sulla pratica stadio e intende archiviarla nel giro di pochi mesi. È il momento delle decisioni e non più quello delle parole.
Il dialogo con l’Inter si è raffreddato. La causa principale è nel dibattito pubblico e politico attorno alla nascita del nuovo impianto che in futuro dovrebbe ospitare il grande calcio milanese. Circondato da una fitta nebbia di critiche e polemiche – uno stato confusionale dove chiunque pretende di avere ragione – la nuova “Cattedrale” che sarebbe dovuta sorgere a poche centinaia di metri dal Meazza sta definitivamente svanendo. I tempi biblici della politica hanno spazientito Milan e Inter, i troppi paletti imposti dal Comune hanno portato allo stop definitivo del mega progetto firmato Populous.
#Inter e #Milan optano per il progetto della Cattedrale di Popolous.
Questo il masterplan della nuova area di San Siro. pic.twitter.com/1yAHraal7k— Marco Bellinazzo (@MarcoBellinazzo) December 21, 2021
Milan, nuovo stadio: clamoroso dietrofront, cambiano i piani
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I due club stanno prendendo ora una decisione drastica e clamorosa: abbandonare l’idea della “Cattedrale”, guardarsi intorno e prendere ciascuno la propria strada. Gerry Cardinale, numero uno di RedBird e nuovo inquilino di Casa Milan, sin dal suo primo giorno in Italia punta sulla nascita di uno stadio esclusivamente rossonero. Una casa del Milan e per il Milan. Il Club di Via Aldo Rossi è deciso a lasciare il Meazza e, caso più estremo, abbandonare Milano traslocando verso un’area aperta dell’interland. Il nuovo impianto del Milan potrebbe nascere a Sesto San Giovanni – ipotesi più concreta – oppure su un terreno privato a sud della città.




