Più Okafor di Jovic, il Milan che punta al Verona (avversario in campionato domani pomeriggio a San Siro) inizia a prendere forma. Pioli ha un piano: lo svizzero ex Salisburgo prenderà il posto di Olivier Giroud al centro del tridente offensivo sia contro i gialloblù di Baroni sia, quattro giorni più tardi, a Cagliari contro la formazione di Ranieri. Jovic non è pronto, ieri in conferenza stampa a Milanello presentandosi ai media ha detto che la sua condizione migliorerà ma non è ancora al top della forma. Partirà dalla panchina domani al Meazza, magari Pioli gli concederà uno scampolo di gara nella ripresa.
Il piano di Stefano Pioli mira ad arrivare a ogni sfida del prossimo filotto di inizio autunno senza giocatori eccessivamente stanchi. Giroud ha bisogno di rifiatare dopo due gare giocate da titolare ad alta intensità (contro Inter e Newcastle) e la caviglia dolorante. Domani a San Siro il francese si giocherà la possibilità di giocare qualche minuto proprio con Jovic, sul finale dell’incontro. Chi non riposerà – ieri sembrava che lo scenario fosse invece molto probabile – è Rafa Leao. Il portoghese, reduce da una pioggia di critiche dopo l’errore di martedì contro il Newcastle costato due punti al Milan è pronto a rifarsi. Pioli lo confermerà a sinistra nel tridente anti-Hellas.
Okafor e Leao insieme possono non solo creare parecchi grattacapi a Baroni e ai suoi ragazzi, insieme i due possono divertirsi davvero. Sono amici, fuori dal campo non perdono occasione per condividere momenti e passioni, e di farlo sapere al mondo dei social: bisognerà capire, ora, se Rafa e Noah riusciranno a coesistere anche all’interno del rettangolo di gioco senza pestarsi i piedi. Lo svizzero non è un centravanti puro, la heat-map della sua passata stagione segnala una propensione a ricoprire le stesse zolle del portoghese, ma ha qualità oltre la media anche da punta centrale, è forte, parola di Billy Costacurta. La sfida di Stefano Pioli, una delle tante, sarà anche questa: adattare i due, insieme, all’interno del nuovo attacco “a tre teste”.