Il tecnico studia la nuova mediana per il derby, il Milan domenica cambia pelle puntando a coprirsi un po’ di più.
Si staglia all’orizzonte l’ombra del derby. Meno due, manca pochissimo. Oggi la squadra si è allenata a Milanello – l’allenamento prosegue mentre vi stiamo raccontando le ultime in vista della sfida contro l’Inter – domani Pioli parlerà alla stampa nella consueta conferenza al piano interrato della club house centro sportivo. Appuntamento per i media alle ore 14.
La formazione anti Inter è pressoché pronta. Nuovo modulo, Pioli ha deciso di proteggersi di più dopo la valanga di gol subiti a gennaio (18 in 7 uscite tra campionato, coppa Italia e Supercoppa). Via un trequartista, il tecnico vara la mediana a tre con Tonali punto fermissimo e leader. Pioli fa molto affidamento su Sandro, che oltre a essere il giocatore più completo della rosa (abbina lucidità e concretezza in entrambe le fasi) è in questa fase anche il più emotivamente coinvolto, al pari di Calabria. Essere milanisti conta più nei momenti di burrasca che quando le acque si presentano calme, Sandro lo sa.
Milan, l’ombra del derby: ultime di formazione, un solo dubbio per Pioli
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Il dubbio che Pioli si porterà dietro fino a domenica riguarda il terzo tassello del nuovo centrocampo a tre: con Tonali e Rade Krunic – uomo fidato dell’allenatore emiliano – giocherà uno tra Tommaso Pobega e Aster Vranckx. L’ex Toro è in vantaggio sul belga in prestito dal Wolfsburg, ma la bilancia nelle prossime ore può ancora pendere dal lato opposto.
Milan verso il derby: Kjaer comanda la difesa
Per il resto l’undici è completo: in difesa Davide Calabria ci sarà – si era ipotizzato per lui la panchina dopo il deludente filotto di prestazioni, ma nel derby il capitano non può abbandonare la nave -, al centro Simon Kjaer (chiamato per età, esperienza e leadership a dirigere la fase difensiva) prenderà il posto di Fikayo Tomori infortunato e giocherà al fianco di Pierre Kalulu, con Theo Hernandez a sinistra. A Saelemaekers, Leao e Giroud sarà affidata la punta della spada che dovrà trafiggere l’Inter. O quantomeno provarci.
