«È l’ultimo step della mia carriera, essere qui è un sogno e non è una frase fatta. Devo ancora realizzarlo, anche se era da tempo che sapevo di questo cambio». Marco Sportiello si presenta in conferenza stampa con la personalità e l’eleganza dei grandi calciatori. Un campione non lo è mai stato ma uomo spogliatoio sì, e lo si capisce fin dalle prime parole in rossonero: «Sono maturato molto negli ultimi due-tre anni, era il momento giusto questo per arrivare al Milan. So di non eccellere in tantissime qualità tecniche, lo dico con tranquillità, ma porto con me altri valori: non ho fatto la Primavera, ho giocato in Serie D, in C2, in C1, in Serie A e non mi ha mai regalato niente nessuno. Mi sono guadagnato tutto passo dopo passo. Già la Serie A era un sogno, esserci quasi per il decimo anno consecutivo lo è ancora di più».
«Posso migliorare imparando da Maignan»
A Milanello si allenerà con Mike Maignan, da oggi sarà lui il vice in rossonero del portierone francese: «Quando arrivò due anni fa e giocammo (l’Atalanta, ndr) una delle prime partite in campionato contro il Milan dissi a mister Gasperini che era un portiere fortissimo. Era difficile rimpiazzare Donnarumma… Mi sono sempre adattato a tutti e trovato benissimo, anche se ho 31 anni posso imparare tanto da Mike ed è quello che voglio fare. Io sono della vecchia scuola, lui è un portiere moderno e diverso dagli altri, cercherà quindi di “rubargli” qualcosa. Se dovrò giocare, quando ci sarà occasione, con le mie caratteristiche farò quello che io posso fare. Voglio vedere Maignan da vicino, sono sincero, sembra un portiere già quadrato e non credo abbia bisogno di altri consigli. Posso però aiutarlo e stimolarlo, rendermi utile dando ritmo agli allenamenti».
C’è anche Mirante nello staff dei portieri del Milan, tra l’altro fresco di rinnovo: «L’ho conosciuto in nazionale, voglio imparare anche da lui che ha molta esperienza. Credo mi darà una grossa mano. La partita che vorrei giocare? Per me anche Bologna-Milan va benissimo. Anzi, Bologna no perché è fuori casa, una qualsiasi a San Siro è gia tanto (ride, ndr)».
Sportiello: «Lavorerò per farmi trovare pronto»
Sportiello parla da leader: «Con le tre competizioni (campionato, Champions League e Coppa Italia, ndr) c’è bisogno di tutti non solo sul campo, anche nel quotidiano. Anche quelli che giocano meno devono spingere il gruppo. Dovrò cercare di essere il più pronto possibile, non sarà facile perché quando non giochi sei-sette mesi devi far bene, devi essere bravo e stare sempre sul pezzo. Lavorerà per dare al gruppo e a tutto l’ambiente affidabilità e tranquillità».
Perché il Milan? «La scelta era già stata fatta, era difficile per me dire di no a questo Club per tante ragioni. A Bergamo ho dato tutto, sono contento del percorso fatto dalle giovanili alla Prima Squadra. Credo che venire qui sia stata la scelta giusta per tutti, anche per l’Atalanta che ha tantissimi portieri in giro. Sono contento». Sportiello
A Carnago Sportiello ha ritrovato Stefano Pioli, già insieme ai tempi della Fiorentina: «Durante questi anni con il mister ci siamo sempre sentiti, abbiamo passato un’esperienza un po’ particolare a Firenze (segnata anche dalla scomparsa di Daniele Astori, ndr). Sono passati appena tre giorni, non mi ha chiesto nulla di particolare ma devono ancora gli altri nazionali. Ci sarà tempo per parlare, il mister è una persona con la quale è facile confrontarsi».
Marco ha poi spiegato: «Non avevo altre offerte oltre al Milan. Io e il mio agente siano stati diretti su questa strada. Già sentire la parola “Milan” era una cosa troppo importante, non c’è stato altro». In chiusura una battuta sul nuovo arrivato Ruben Loftus-Cheek: «Ha una fisicità importante, è ancora troppo presto ma sicuramente con la sua esperienza ci sarà una grande mano».