Si discute dell’arbitraggio di Davide Massa ieri al Dall’Ara di Bologna. Nel conteggio, al Milan mancano due rigori netti (per fallo di Soumaoro su Rebic nel primo tempo e per tocco di braccio di Lucumì a ridosso dei titoli di coda). Episodi che – se fossero stati valutati correttamente – avrebbero potuto consegnare al Milan due punti in più in classifica. L’incontro è terminato sul risultato di 1-1.
A questi episodi va aggiunto il contrasto irregolare di Jacopo Fazzini su Theo Hernandez in Milan-Empoli del 7 aprile, match terminato a porte inviolate (0-0). A dirigere l’incontro uno dei fischietti più inesperti della Serie A, Matteo Marcenaro, appena dodici uscite nel massimo campionato italiano. Per il Milan altri due punti (potenziali) lasciati per strada nella corsa alla qualificazione in Europa.
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A fare più clamore, però, i due penalty non concessi al Diavolo nell’andata dei quarti di Champions League contro il Napoli: nettissimo il fallo nel primo tempo di Rrahmani su Krunic, sugli sviluppi di un calcio d’angolo (azione chiusa con la traversa di Kjaer), netto quello a fine partita di Lobotka su Saelemaekers, visibilmente sgambettato. Due sviste clamorose del fischietto rumeno Kovacs e dei suoi assistenti.
A conti fatti, nelle ultime tre uscite tra campionato e Champions al Milan mancano ben cinque rigori. A lamentarsi, però, sono altri… Pazzesco!




