«Non possiamo ancora essere perfetti, non lo siamo. Stasera però, a differenza della partita contro il Barcellona, ho visto più cose positive che negative». Stefano Pioli vede il bicchiere mezzo pieno. Il suo Milan ha conquistato il Trofeo Silvio Berlusconi superando il Monza soltanto ai rigori, non è stato perfetto ma a tratti ha mostrato segnali. incoraggianti, soprattutto in mezzo al campo.
«Abbiamo giocato contro un’ottima squadra, fin quando abbiamo avuto le energie necessarie siamo stati bene in campo, abbiamo giocato bene e difeso bene, tranne nell’occasione in cui abbiamo subito il gol. Ho visto cose positive e altre sulle quali sicuramente dobbiamo lavorare sfruttando questi tredici giorni che mancano all’inizio del campionato».
Per la lotta la vertice sarà un sfida molto aperta: «Come sempre ci saranno 6-7 squadre che partiranno con l’obiettivo di conquistare i primi quattro posti che ti garantiscono l’accesso in Champions League – commenta. Pioli – e noi come abbiamo fatto negli ultimi anni saremo lì. Partiremo soprattutto con l’obiettivo di vincere più partite possibili, dobbiamo continuare su questa strada e pensare di fare sempre il massimo. Siamo il Milan, dobbiamo provare sempre giocare bene e a vincere».
Il nuovo gruppo che da un mese sta allenando è un mix di talento, gioventù ed esperienza: «Se sono preoccupato? Lo sono sempre, negli ultimi anni siamo tornati a essere protagonisti in Italia e in Europa, per continuare ad esserlo il livello delle nostre prestazioni e dei nostri atteggiamenti deve essere altissimo. La società ha operato bene sul mercato prendendo giocatori giovani, di prospettiva ma non da costruire, con un bagaglio di esperienza già importante. Mi piace come si stanno inserendo, mi piace lo spirito della squadra e come sta lavorando insieme».
«La tournée negli Stati Uniti – prosegue Pioli – è andata benissimo per quello che volevamo fare e che volevo vedere, in termini di attenzione, di disponibilità e di volontà. Abbiamo le qualità giuste per giocare bene il calcio. che piace a noi, poi è chiaro che sarà il campo a determinare i risultati e i giudizi, ma io sono assolutamente entusiasta di allenare questo gruppo. Ho ritrovato le stesse sensazioni del passato, alleno bravissimi ragazzi, molto contenti di essere al Milan e giocatori di qualità. Non potevo chiedere di più».