Stefano Pioli ha detto esplicitamente che il Milan non dimenticherà Paolo Maldini e Frederic Massara: ecco le parole del Mister.
L’addio di Paolo Maldini e Frederic Massara rappresenta una ferita ancora aperta nei cuori dei tifosi rossoneri.
Un addio difficile da digerire per i tifosi del Milan; ma il Club…
E’ chiaro e comprensibile. Specie poi per quanto riguarda una figura dalla portata storica, simbolica e sportivamente ideologica come Paolo Maldini: il suo allontanamento ha scosso i tifosi, inutile negarlo.
Il Club sta però, con grandi risultati, voltando pagina. Sono arrivati già tanti rinforzi per la squadra di Stefano Pioli, e tanti altri sono destinati ancora a raggiungere Milanello.
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L’intervista a Stefano Pioli: il pensiero del Mister su Maldini e Massara
Stefano Pioli, nel corso della sua intervista ai colleghi di Sky Sport, è tornato a parlare dei due ex dirigenti rossoneri. E lo ha fatto in questi termini:
«Il club ha deciso di cambiare pagina ma non si dimentica. Sappiamo quello che abbiamo fatto insieme e il percorso che abbiamo intrapreso per arrivare a certi livelli. Sono stati presenti e importanti nel nostro discorso. Adesso ci sono altre persone con cui mi relaziono ma c’è sempre grande volontà di fare le cose nel migliore dei modi».
C’è spazio, per il Mister, anche per parlare dei tifosi rossoneri, di Ibrahimovic, Leao e Maignan:
«I tifosi? Tornando indietro e vedendo partite difficili e negative dico che è stato lì che hanno dimostrato di essere una grande tifoseria. Sono stati al nostro fianco anche quando era difficile farlo. Ibra stato il capobranco della squadra. Nessuno può prendere il suo posto. Se devo fare un nome di un leader dico Maignan, ha determinazione a ambizione. Rappresenta un punto di riferimento per la squadra. Leao? Per quello che sta dimostrando sul campo e negli atteggiamenti mi aspetto una crescita ulteriore, anche se è migliorato già tanto. Penso che diventerà uomo squadra…».
Milan, Pioli sicuro: «Non dimenticheremo Maldini e Massara»
Il punto sul mercato e sul modulo
Stefano Pioli ha poi commentato i vari colpi (tanti) di mercato fatti dal Milan in queste prime settimane di trattative:
«Loftus è un giocatore forte, a cui piace inserirsi. Lo vorrei con continuità nell’area avversaria. Vogliamo cercare la giocata vincente con tanti giocatori. Reijnders è un giocatore di qualità e si muove bene: è intelligente, è pericoloso con le conclusioni e penso che possa fare bene nella nostra organizzazione di gioco. Sa mandare in gol i compagni e ha gol nelle corde. Pulisic è giocatore. Intendo dire che sa fare la cosa giusta al momento giusto e quando hai questi calciatori a disposizione le cose diventano più semplici. Può giocare in più ruoli e salta l’uomo. È un giocatore di livello diverso da quelli che avevamo. Possiamo essere più imprevedibili con lui».
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Spazio a poi a considerazioni tattiche per il Mister. E sulla vittoria di scudetto e Champions…
«Voglio essere un allenatore felice con giocatori felici di lavorare insieme e di vestire una maglia così prestigiosa come la nostra. Vorrei questo nella prossima stagione. L’entusiasmo c’è, così come l’emozione, come è giusto che sia all’inizio di una stagione importante. Basta vedere i sorrisi e la voglia di allenarsi dei calciatori, che si sono abbracciato al rientro dalle vacanze. Ho trovato le stesse sensazioni ed emozioni, stiamo approcciando la nuova annata con dei cambiamenti. Vedo tutti motivati».
«Il 4-3-3? Può essere, ma dipende dalle conoscenze sul campo e da altri giocatori che arriveranno. Useremo anche altri sistemi di gioco ma siamo già abituati a cambiare. Servirà tempo con tanti calciatori nuovi ma l’importante è che arrivino giocatori maturi, che sanno stare in campo e che giochino bene con il resto della squadra. Ho sensazioni positive perché sono ragazzi svegli che vogliono apprendere e che entreranno in un gruppo sano. Spero che la squadra sia pronta per l’inizio del campionato».
«Credo che sia molto difficile e molto bello vincere uno scudetto, vincere la Champions sarebbe bellissimo, ma serve più fortuna, a differenza del campionato dove è più che altro merito».