Il Milan ha presentato ufficialmente il nuovo tecnico Stefano Pioli, hanno parlato anche Ivan Gazidis, Paolo Maldini e Zvone Boban…
Giornata di dichiarazioni oggi a Casa Milan. In conferenza stampa, per la presentazione del nuovo tecnico rossonero Stefano Pioli, erano presenti i dirigenti Ivan Gazidis, Zvone Boban, Paolo Maldini e Frederic Massara. Ecco le parole rilasciate agli Organi di informazione.
IVAN GAZIDIS: «Sto studiando, ma non riesco a parlare con la precisione che vorrei. Voglio ringraziare Giampaolo, brava persona e buon allenatore. Farà bene ovunque andrà. Gli auguriamo ogni bene. Non è stata una decisione facile cambiare e capiamo la frustrazione dei nostri tifosi, ma stiamo compiendo un viaggio. Abbiamo dovuto salvare il Club dal fallimento, quindi dalla caduta in Serie D, come è successo ad altri. Stiamo lavorando con passione e assicuriamo ai nostri tifosi che vogliamo tornare in altro. Al top in Europa.
Investiremo, competeremo ancora nel mondo. Il sentiero è difficile ma troveremo una strada e le decisioni che prendiamo, le prendiamo tutte insieme. Abbiamo migliorato la squadra in estate, siamo a quattro punti dalla zona Champions e abbiamo preso questa decisione per raggiungere l’obiettivo. Abbiamo preso un coach esperto che sa lavorare con i giovani per questo».
Inizia l’Era Pioli
Milan, presentazione di Stefano Pioli: parlano Gazidis, Maldini e Boban. Le parole
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ZVONE BOBAN: «Un cambio di allenatore è una sconfitta per tutti, ma abbiamo preso una decisione che crediamo giusta per il Club. Questa non è la miglior squadra al mondo, lo sappiamo, non la migliore in Italia, ma pensiamo che possa fare meglio e esprimere un gioco migliore di quello che abbiamo visto. I tifosi hanno diritto di esprimere il loro malcontento, mi hanno dato tanto e spero che presto mi daranno ancora emozioni.
Il mercato di gennaio? Ci servirebbe qualche giocatore di esperienza, vediamo. Intanto però, e indipendentemente da chi potrebbe servire a migliorare la rosa, i giocatori che abbiamo e gli allenatori devono sapere che noi pensiamo di poter fare molto meglio di così. Da ex calciatori abbiamo una visione subito molto competitiva. La proprietà vorrebbe un Milan forte anche domani e noi da sportivi vorremo tutto subito, ma non è possibile. Ci sono tanti impedimenti. Però lavoreremo per non aspettare anni prima di tornare al top».
PAOLO MALDINI: «Ringrazio Giampaolo per la sua professionalità e sinceramente esonerare dispiace, però questa è una scelta ponderata e condivisa. Ripensando all’inizio, Giampaolo era una scelta giusta: avevamo una squadra giovane, volevamo un allenatore con concetti forti. Ma la cosa non funzionava. Esonerare ora può essere un azzardo, eppure non possiamo considerare questa una stagione persa. Per questo abbiamo voluto un allenatore d’esperienza, che è già subentrato anche in grandi squadre.
Le contestazioni? Siamo tranquilli. Stiamo costruendo una squadra anche in linea con le possibilità attuali del Club. Io e Zvone ci mettiamo la faccia sempre, da quando siamo diventati calciatori professionisti a 16 anni. Non sempre se i giocatori sono bloccati dipende da moduli o allenatore. Questa è una squadra giovane, con la pressione di San Siro e la maglia del Milan addosso può capitare. Era forse più facile far andare avanti le cose, aspettare magari un mese, ma pensiamo di poter dare una svolta a questa stagione. Per questo abbiamo deciso di cambiare».




