Lorenzo Colombo sta vivendo un momento d’oro: con la splendida rete realizzata alla Sampdoria (il numero 9 giallorosso ha prima sbloccato il risultato e poi fornito un’assist di tacco per il raddoppio di Banda) è già a quota 3 gol in Serie A. Anche Daniel Maldini sta facendo bene in Liguria. Il punto sui prestiti del Milan: come crescono i giovani rossoneri lontano da casa?
Lorenzo Colombo, al Lecce con la formula del prestito con diritto di riscatto e controriscatto a favore del Milan, sta vivendo un momento splendido: con 3 gol segnati (contro Napoli, Udinese e Samp) ed una fisicità sempre più prorompente, si sta rivelando un importante punto di riferimento nel reparto avanzato della formazione giallorossa lottando sempre su ogni pallone come un veterano.
Da Ferrara a Lecce per continuare a crescere e a segnare
Colombo, nella scorsa stagione, aveva giocato in B con la Spal segnando 6 gol in 34 partite con tantissime prestazioni di livello. Con i rossoneri, prima del passaggio alla Cremonese (13 presenze e un gol), aveva invece esordito in prima squadra segnando una rete in 11 partite.
Milan, quando il futuro cresce “lontano” da casa
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Stesso destino di Maldini “junior”, insieme guidavano l’attacco rossonero a Praga
Per il suo futuro, magari già a giugno del 2023, non si può che puntare ad un ritorno a casa. Come del resto per Daniel Maldini, che i colori rosso e nero li ha nel sangue (per lui quest’anno si è puntato sul prestito secco allo Spezia). Un destino simile, dunque, per i “ragazzini terribili” che, soltanto due anni fa, conducevano il Milan verso la vittoria sul campo dello Sparta Praga, in Europa League.
Milan, quando il futuro cresce “lontano” da casa
Tutti i rossoneri “lontani” dal diavolo che sognano di tornare a casa
Sono andati “via da casa” molto presto, in contesti diversi, anche Marco Brescianini e Marco Nasti, che stanno giocando in B Cosenza., mentre Emil Roback è in Danimarca, al Nordsjaelland. Giocano ad Alessandria e Olbia, infine, Antonio Mionic, centrocampista croato 2001, e il difensore classe 2000 Gabriele Bellodi.
Tutti loro, è quasi inutile dirlo, sognano un giorno di tornare a casa e diventare protagonisti nel club che li ha lanciati.