Nomi tanti, quante le idee che aleggiano al quarto piano di Via Aldo Rossi. Il Milan è pronto a tornare in pista sul mercato, a riaccendere il motore lì, dove in estate si era fermato: con un paio di soluzioni (Taremi ad esempio) sfumate proprio sul più bello, ma vitali per tenere alta l’asticella della competitività. Manca all’appello un centravanti di riserva (o magari titolare, più adatto cioè a sostenere il peso dell’attacco oggi tutto o pressoché sulle spalle di Olivier Giroud). Manca all’appello anche un terzino sinistro, un vice Theo, e in corsa si è aggiunta la necessità di un nuovo centrale di difesa, perché nel mentre lo tsunami infortuni a Milanello a spazzato via anche mezza stagione di Kalulu (il francese rientrerà nelle rotazioni solamente in primavera).
Il mercato di riparazione per il Diavolo porterà, o meglio “potrebbe portare” a un vero e proprio rimpasto. Come nel gennaio del 2020, in plancia di comando il fondo Elliott, all’alba dell’anno poi segnato dalla terribile pandemia da Covid. Il Milan aveva da poco sollevato Marco Giampaolo dall’incarico di capo allenatore e consegnato la panchina della Prima Squadra a Stefano Pioli. Il Milan da poco era caduto 5-0 a Bergamo contro l’Atalanta, ultima catastrofe sportiva di fine 2019, da molti definita “il capolinea” e aveva urgentemente bisogno di una scossa di vita e di entusiasmo. Durante il mercato di riparazione arrivò a Milanello un poker di rinforzi: Zlatan Ibrahimovic, Simon Kjaer, Alexis Saelemaekers e Asmir Begović.
Il Milan nel prossimo calciomercato dovrà mettere sul piatto tante opzioni per accontentare Pioli: forse un altro rimpasto…
Calciomercato Milan, rimpasto a gennaio come l’anno in cui arrivò Ibra?
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I primi tre si rivelarono poi decisivi per i record del 2020 e del 2021, ma soprattutto nella scalata allo scudetto conquistato a maggio del 2022. Oggi Gerry Cardinale ha dato il proprio benestare a Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada: il Milan a gennaio investirà altri milioni sul mercato per arricchire la rosa (con almeno quattro elementi) e renderla quindi ancora più competitiva. Acquisti mirati quindi, funzionali al progetto e subito pronti. Un anno fa da RedBird bloccò i piani di Paolo Maldini e Ricky Massara che avevano chiesto di poter aggiungere qualità all’organico. Un “niet” motivato dalla scarsa, scarsissima valorizzazione in campo degli acquisti arrivati in estate (Dest, Vranckx, Adli, Thiaw utilizzato da Pioli col contagocce soltanto da fine autunno).
Oggi lo scenario appare decisamente diverso: il Milan intanto già ad agosto era ben consapevole che in attacco mancasse una punta di spessore da alternare a Giroud (alla fine il Club ha optato a costo zero per Luka Jovic, fin qui un fantasma) e che le opzioni sulle fasce fossero carenti, soprattutto a sinistra (dietro a Theo c’è solo il giovane Bartesaghi). Non solo però: gli infortuni uno dietro l’altro negli ultimi mesi hanno decimato la rosa e spento le ambizioni del gruppo. Ora che gennaio è alle porte, è arrivato al Portello il tempo di riaccenderle.




