«Sono molto contento di essere qua, i compagni e lo staff mi hanno subito accolto molto bene». Luka Romero esordisce così in conferenza stampa a Milanello. Oggi è toccato a lui presentarsi ai media, è il quarto nuovo protagonista nella sala conferenze di Carnago dopo Loftus-Cheek, Sportiello e Christian Pulisic, presentato ieri.
«La mia posizione in campo? Ovunque voglia il mister, anche se a me piace giocare dietro la punta, dove si muoveva l’anno scorso Brahim Diaz». Si è ipotizzato un suo passaggio solo momentaneo a Milanello, l’ipotesi di un prestito altrove dopo la preparazione estiva ma lui chiarisce: «Mi piace l’ambiente, vengo a imparare tanto però voglio restare».
Da bambino, il Milan per Luka era nei volti dei grandi talenti del Brasile: «Ronaldinho, Kakà, giocatori fortissimi…» In rossonero vorrebbe anche lui lasciare il segno, anche se la tradizione argentina dalle parti di Carnago non ha praticamente ricordi. L’avventura non di certo perfetta alla Lazio ha rafforzato in lui una convinzione: può dire la sua anche in campionato molto tattico come la Serie A. «A Roma ho imparato tantissimo e per me è stato un bene» ha spiegato.
Milan, Romero mette le cose in chiaro: «Vengo a imparare tanto però voglio restare»
Milan, Luke Romero si presenta. Le parole
La chiamata del Milan è arrivata durante il Mondiale Under 20: «Quando è arrivata questa offerta non volevo altro che il Milan, un club con tanta storia. Sono qua per fare bene e aiutare la squadra e voglio dare tutto. L’obiettivo? Il Milan deve vincere tutto e io sono qua per aiutarlo a vincere. Il campionato sarà lungo e dovremo impegnarci partita dopo partita. Perché la maglia numero 18? Perché sono nato il 18 novembre e perché il 18 è il giorno di nascita di molti dei miei famigliari».
La prima impressione su Pulisic? «È un grande giocatore e penso che qui farà molto bene. Devo imparare tanto da giocatori più esperti di me e quando entrerò in campo voglio dimostrare le mie qualità. Essere qua per me è un sogno, allenarmi con questi giocatori e con il mister mi aiuterà a crescere. Al Malaga e alla Lazio non ho mai avuto pressioni, ho sempre fatto quello che mi piace fare cioè giocare a calcio. Non ho pausa e nemmeno ansia, lo so che questo è un grande club e che quando sarò chiamato a scendere in campo dovrò dimostrare tutto, ma io sono tranquillo. Quando avrò l’opportunità darò tutto me stesso».
Tra pochi giorni a Milanello arriveranno anche i nazionali: «Conoscerò tutti, Leao mi è sempre piaciuto perché è un grande giocatore. Con Pioli ho già parlato tanto, sono molto contento perché è una persona con la quale è facile confrontarsi. Prima di arrivare qui avevo parlato del Milan con Alessio Romagnoli e Pepe Reina, mi avevano raccontato che questo è un club molto grande e mi avevano anticipato che mi sarei trovato molto bene».