È di nuovo il vero Milan, ora la Champions è più vicina.
I numeri non mentono: quinta partita con la difesa a tre, un solo gol subito – contro l’Inter nel derby – quarta vittoria consecutiva. Porta inviolata per la quarta partita di fila, non succedeva dal 2018. È un altro record per mister Pioli, che ieri ha tagliato il traguardo delle 800 panchine in carriera. Il Milan frena anche l’Atalanta (2-0 a San Siro), lo fa con il ruggito migliore del mese di febbraio. Ora i rossoneri in campionato sono al secondo posto della classifica in coabitazione con l’Inter.
La vittoria di ieri spinge il Milan più vicino alla Champions del prossimo anno. Questo 2-0 però è un segnale forte anche sull’attuale cammino europeo dei rossoneri, un messaggio per il Tottenham, che l’8 marzo a Londra proverà a ribaltare lo 0-1 dell’andata: il Milan c’è, è definitivamente guarito.
La difesa regge. La base della rinascita del team di Pioli è tutta qui, nella ritrovata solidità difensiva. Il grande lavoro in copertura della mediana è poi un altro tema. Sia il filtro Tonali-Krunic in mediana, sia il muro Kalulu-Thiaw-Tomori ieri hanno retto benissimo. Maignan, al rientro tra i pali dopo uno stop di cinque mesi, non è mai stato chiamato agli straordinari.
Milan, ruggito Champions: i rossoneri agganciano l’Inter
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Dopo l’1-0 firmato Theo Hernandez – con la complicità del portiere Musso – il Diavolo non si è chiuso a difendere il risultato; rientrato dagli spogliatoi ha cercato fino a trovarlo il gol del raddoppio (con Messias). Segno che sta veramente bene, non pensa più solo a coprirsi – come era successo nel derby – ma con coraggio e coordinazione tra i reparti avanza, aggredisce e crea pericoli. Ieri il Milan ha giocato da squadra. Alle spalle del Napoli, in Italia è ancora la squadra più forte.