Sconfitta pesantissima per il Milan a Marassi: il Diavolo perde 2-0 senza mai tirare in porta.
Cade, molto rovinosamente, in quel di Marassi un Milan esageratamente rinunciatario. Altra prestazione inquietante, dopo il tracollo di Roma contro la Lazio, per i ragazzi di Vincenzo Montella, battuti 2-0 a Marassi dalla Samp. Una sconfitta tra le peggiori degli ultimi anni, un Milan indisposto, messo malissimo in campo e sempre alla mercé dell’avversario. Mai pericoloso, il Diavolo incassa una dura sconfitta, ancora contro un avversario organizzato e ben messo tatticamente.
Tuttavia, le responsabilità di Montella ci sono eccome, e non vanno trascurate. Al di là di una squadra troppo rinunciataria, incapace di uscire dal pressing blucerchiato e di abbozzare una qualunque coordinata azione offensiva, la scelta di non effettuare cambi fino al 78esimo si è rivelata fallimentare. L’allenatore rossonero non è riuscito a leggere la pessima partita di Kessié, che andava tolto, Suso e Bonaventura sottotono, e soprattutto Zapata, che ha commesso i due errori decisivi, al posto di Musacchio. Viene ancora da chiedersi perchè i due giocatori di maggiore qualità in rosa, ossia Andre Silva e Hakan Calhanoglu, siano ancora costantemente in panchina. Comprensibile la scarsa condizione, ma entrambi hanno già dimostrato di avere la stoffa per essere da Milan.
Il dato che più condanna, però, il Diavolo, è quello riguardante i tiri in porta: 0. Zero. Oggi il Milan non ha fatto neanche un tiro verso lo specchio. Troppe velleità, troppa leggerezza, poca grinta e poca voglia. La rotta deve cambiare immediatamente e i danni limitati, altrimenti i 200 milioni investiti quest’estate potrebbero non essere stati sufficienti per assicurarsi un posto in Champions, con tutte le conseguenze, leggasi austerità e cessioni, del caso. Un obiettivo, il ritorno dell’Europa che conta, evidentemente impossibile da raggiungere senza tirare in porta.