Il Milan di Stefano Pioli ha già fatto segnare un netto miglioramento, doppiato Marco Giampaolo. Ecco il motivo di questo cambiamento…
Raddoppiano i tiri verso la porta e le conclusioni dall’interno dell’area di rigore. Statistiche clamorose dopo un solo incontro, a Roma domenica si attendono conferme.
Una partita è niente per valutare l’operato di un nuovo allenatore. Premessa doverosa. Dopo il Lecce arriva la Roma, un banco di prova che darà risposte più lucide e attendibili. Però, intanto, la parabola evolutiva del Milan guidato da Stefano Pioli ha preso la giusta direzione. Non certo nel risultato (il 2-2 contro una neopromossa è negativo a prescindere) quanto nella qualità del gioco espresso e nelle occasioni create per gonfiare la rete. Lo stabiliscono due dati inconfutabili.
Stessi giocatori ma maggiore pericolosità
Milan, dopo un solo giro Stefano Pioli ha già doppiato Marco Giampaolo: ecco perché
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La media dei tiri in porta in un solo incontro è praticamente raddoppiata. Prima, con Marco Giampaolo a dirigere il gioco in panchina, il Milan collezionava in media a gara 9.4 conclusioni verso lo specchio, contro la formazione salentina se ne sono contati 16. Non solo, anche i tiri realizzati dall’area di rigore sono migliorati, con una crescita superiore al 100%: erano in media 6.7, domenica il tabellino di fine partita ne riportava addirittura 15. C’è una spiegazione tatticamente chiara dietro a questo netto e repentino cambiamento: con Stefano Pioli il baricentro della squadra si è alzato, il possesso palla è aumentato e di conseguenza anche la presenza offensiva.