Il 3 dicembre 2017 sulla panchina del Milan fece il suo esordio mister Gattuso, un debutto decisamente sfortunato…
Correva l’anno, o meglio la stagione, 2017/18. E’ il Milan che ritorna in Europa dopo tre, è l’estate del “passiamo alle cose formali” (Fassone dixit). Un mercato sulla carta importante – da Bonucci al giovane Conti, da Calhanoglu a Kessié, senza dimenticare l’oggetto misterioso André Silva – che però alla prova dei fatti non si rivelerà all’altezza delle aspettative. A pagare per tutti, al termine della quattordicesima giornata, il tecnico Vincenzo Montella. All’ex aeroplanino fatale il pareggio casalingo a reti bianche contro il Torino. Fu così che la società rossonera decise di puntare sull’allora allenatore della Primavera. Un certo Gennaro Gattuso…
Per Ringhio l’onore di una tra le panchine più prestigiose del mondo ma – allo stesso tempo – l’onere di ereditare una squadra che nei primi tre mesi di campionato aveva racimolato la miseria di 20 punti.
Cinque anni fa l’esordio di Gattuso sulla panchina del Milan
Milan, ti ricordi l’esordio di mister Gattuso?
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Incaricato in data 27 novembre, Gattuso fece il suo esordio ufficiale sulla panchina del Diavolo esattamente cinque anni fa. Una partita a suo modo indimenticabile. Al Vigorito di Benevento, al cospetto di una squadra che non aveva ancora conquistato nessun punto in quel campionato, il 3-4-3 milanista passa al minuto 38 con Bonaventura, bravo a sfruttare una caparbia azione iniziata da Kessié.
Sarà poi la ripresa a “rovinare” la prima dell’indimeticato centrocampista. Al pareggio di Puscas (50′) risponde a stretto giro di posta Kalinic. Ma, con il Milan in pieno controllo della gara, è una leggerezza di Bonucci a costringere Romagnoli al fallo che costerà al numero tredici il secondo giallo. E quindi l’espulsione. L’amaro epilogo per il battesimo di Ringhio al quinto di recupero: su calcio d’angolo battuto da D’Alessandro è il tuffo di Brignoli, portiere sannita, a fissare il 2-2. Dopo Sentimenti, Rigamonti, Rampulla e Taibi la capocciata dell’estremo difensore degli stregoni è stato il quinto – e finora ultimo – gol siglato da un “numero uno” in Serie A.