«Io e Pulisic arriviamo dallo stesso club, siamo affamati, abbiamo l’occasione di giocare in un nuovo paese e per un Club molto importante. Speriamo di poter sfruttare al meglio questa occasione». Ruben Loftus-Cheek ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match tra Milan e Barcellona, ultimo dei tre test dei rossoneri nella tournée americana.
«Quest’anno ho la possibilità di tornare a giocare come mi piace e spero a segnare di più – ha detto il centrocampista inglese all’arrivo a Las Vegas, teatro dell’amichevole contro i blaugrana di Xaci -. Stiamo imparando a mettere in campo quel che ci chiede il mister, lui vuole un calcio molto aggressivo e offensivo. Arrivare in un nuovo paese, con una nuova lingua, è sempre una sfida”.
Milan, tutta la fame di Loftus-Cheek: «Sono nel posto giusto»
Milan, Loftus-Cheek sa di essere dove vuole stare
Continua Loftus-Cheek: “Devo dire che i compagni, specialmente quelli che parlano bene inglese e che già conoscevo, mi stanno aiutando molto a superare questa “prima barriera”. Mi sento veramente bene, sono nel posto giusto. In queste settimane stiamo imparando a mettere in campo quel che ci chiede, lui vuole un calcio molto aggressivo e offensivo, una manovra fluida. Vogliamo la palla tra i piedi, abbiamo le qualità per costruire tanto come ci chiede il Mister: più giochiamo, più riusciamo ad affinare gli automatismi e il feeling tra di noi».
Alle 20 ore locali, quando in Italia scoccheranno le 5 del mattino, il Milan si misurerà in campo sul verde dell’Allegiant Stadium di Los Angeles contro i campioni di Spagna: «Dispiace non aver vinto le due precedenti, ma comunque entrambe le partite ci hanno lasciato molti spunti positivi su cui lavorare – ha spiegato il nuovo centrocampista di Pioli -. Penso che abbiamo giocato bene sia contro il Real Madrid sia contro la Juventus, questa fase della stagione ci deve permettere di accumulare minuti insieme, di crescere, di aumentare il feeling tra di noi. Contro il Barcellona avremo una grande occasione per far bene, siamo consapevoli di poter giocare un’ottima partita».