Otto marzo, serata di Champions: nel 2006 il Milan rifilò un poker ai campioni di Germania del Bayern Monaco
Ancora poche ore e il Milan di Stefano Pioli – forte dell’uno a zero dell’andata – scenderà in campo nella tana del Tottenham Hotspur. In palio c’è la qualificazione ai quarti, in questa Champions che vede il gran ritorno delle squadre italiane nella fase finale della massima competizione continentale. In casa rossonera pensare alle inconfondibili note europee nella data in cui si festeggiano le donne ha poi un dolcissimo ricordo. L’otto marzo 2006 infatti il Diavolo allenato da Carlo Ancelotti rifilò un sonoro poker al Bayern Monaco campione di Germania.
Dopo aver superato la fase a gironi (Fenerbahce, Schalke 04, PSV) i rossoneri negli ottavi di finale furono sorteggiati in accoppiata proprio con i bavaresi. Una squadra di tutto rispetto la cui stella principale era senza ombra di dubbio il centrocampista con il vizio del gol Michael Ballack. Ma dal portiere Kahn alla coppia d’attacco Makaay-Pizarro (passando per Lucio e Schweinsteiger) i rossi erano una compagine farcita di campioni.
Milan-Bayern 4-1, il precedente Champions dell’otto marzo
Milan, un poker da campioni
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Dopo aver pareggiato 1-1 in terra tedesca (Ballack, rigore di Shevchenko) il Milan si presenta nel ritorno a San Siro con l’abito – e lo smalto – migliore. Neanche sette giri di lancette e SuperPippo incorna un preciso cross dalla sinistra. Il vantaggio galvanizza i padroni di casa che continuano a spingere. Altro traversone , questa volta dalla destra, e altra zuccata vincente. La firma però è del suddetto centravanti ucraino. Ma il doppio passo in avanti non può bastare su palcoscenici così prestigiosi: infatti poco dopo la mezz’ora gli ospiti sfruttano una respinta alquanto indecisa di Dida per dimezzare le distanze.
Nella seconda frazione è ancora Inzaghi, ancora di testa – con uno dei “suoi” gol – a far impazzire il Meazza. Sarà poi l’estro brasiliano di Kakà con una sicura sassata a fissare il punteggio sul 4-1. Otto marzo, serata di Champions: a volte guardare al passato può dare la giusta convinzione per affrontare con il piglio migliore l’immediato futuro.