Per la moviola di Bologna-Milan, diverse valutazioni tra Gazzetta (molto dubbi) e il CorSport (che premia la direzione di Mariani)
La sfida tra Bologna e Milan ha quasi decretato l’addio al quarto posto da parte del Milan. La partita del Dall’Ara ha aperto diverse discussioni per i due goal assegnati ai padroni di casa.
Per la Gazzetta dello Sport, la direzione di gara da parte dell’arbitro Maurizio Mariani è insufficiente, sono diversi gli errori commessi dal direttore di gara e dai suoi assistenti: Nel primo tempo, Casale sbracciando colpisce Leao all’altezza del centrocampo: Mariani fischia il fallo ma non ammonisce il rossoblù. Prolungata protesta di Ndoye per una spinta in area subita da parte di Pavlovic: effettivamente troppo poco per fischiare il rigore. Un minuto dopo, Leao salta col gomito alto e colpisce Ndoye: anche in questa occasione manca il cartellino giallo. Poi è Fofana a reclamare il rigore dopo essere caduto a terra in seguito a una spallata da partedi Ndoye, ma anche stavolta giusto non fischiare la massima punizione. Check con il Var Di Bello sull’1-0: entro i limiti del regolamento il modo in cui Leao si divincola da De Silvestri.
Convalidato dopo il check l’1-1 segnato da Castro. Cross di Ferguson per il colpo di testa di De Silvestri, il pallone carambola sul braccio di Fabbian e poi finisce sui piedi dell’argentino che insacca: sia Mariani in campo sia Di Bello a Lissone giudicano non punibile il “mani” del centrocampista rossoblù. Dubbi anche sul 2-1 per una palla controllata da Cambiaghi forse uscita prima che Jimenez la mettesse in fallo laterale.
MOVIOLA Bologna-Milan, i rossoneri protestano per i goal assegnati
MOVIOLA Bologna-Milan, Gazzetta: dubbi su entrambi i goal del Bologna. CorSport: direzione perfetta!
Discordo diverso per quanto riguarda il Corriere dello Sport, che ha premiato a pieni voti la prestazione del diretttore di gara: ha interpretato la partita, togliendo subito alibi ai giocatori: non ha fischiato falli evidenti e clamorosi. Ha avuto ragione lui. Regolare il gol dell’1-1, se il Milan protestava per quello a ne gara dovrebbe trovare qualcuno che spieghi il regolamento alla squadra. Conceiçao Invece contestava il 2-1, meglio, l’azione precedente, per lui il pallone controllato da Cambiaghi era fuori: le immagini non chiariscono, ogni ripresa da sensazioni differenti, in due su tre non sembra aver superato completamente la linea.