Panchina Milan, tra Gerry Cardinale e Stefano Pioli è davvero finita, adesso la scelta: esonero o risoluzione consensuale?
Esattamente due anni dopo la gioia per la vittoria dell’ultimo scudetto, la dirigenza del Milan ha comunicato a Stefano Pioli che dalla prossima stagione non sarà più lui l’allenatore del Diavolo. Nessuna sorpresa, solamente la conclusione di un ciclo e di una storia. Contro la Salernitana ci sarà, quindi, l’addio a Simon Kjaer, Olivier Giroud, ma anche al tecnico emiliano.
L’eliminazione dall’Europa League e l’ennesima sconfitta nel derby contro l’Inter hanno così decretato la fine di un capitolo vincente, che ha regalato grandi emozioni ai tifosi rossoneri, come la vittoria dello scudetto nel 2022 e il raggiungimento della semifinale di Champions durante la scorsa stagione. Adesso, però, si volterà pagine e la decisione ufficiale dovrebbe arrivare a campionato finito, per rispetto di Pioli.
Panchina Milan, Gerry Cardinale caccia Stefano Pioli. Si tratta per la formula dell’addio: esonero o risoluzione?
Panchina Milan, Cardinale caccia Pioli: ora è davvero finita. Esonero o risoluzione?
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C’è, però, da prendere ancora delle decisioni per quanto riguarda la dirigenza del Milan. Sì, perché non si è ancora capito se si opterà per il licenziamento o per la risoluzione consensuale con buonuscita. Da un lato c’è, quindi, l’esonero, che sarebbe economicamente meno conveniente per il club, in quanto dovrebbe assicurare al tecnico e al suo staff un altro anno di stipendio. L’altra strada, invece, è quella della risoluzione del contratto con una buonuscita, solitamente la metà dello stipendio. Lunedì dovrebbero sciogliersi tutti i dubbi.